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Un brindisi speciale

Il periodo dell'anno in cui vengono acquistate e bevute più bottiglie di spumante è quello compreso tra Natale e Capodanno. Ne approfittiamo per raccontarti alcune curiosità su questa bevanda e spiegarti come servirla e conservarla.

Breve storia dello spumante
E' considerato 'spumante' quel vino che, per la presenza di anidride carbonica derivante dalla fermentazione, produce una spuma all'apertura della bottiglia. A differenza delle credenze popolari, la sua storia non comincia nella regione francese di Champagne, ma a Londra, quando (attorno al 1640) gli inglesi iniziarono a chiudere le bottiglie di vino che importavano con tappi di sughero (a differenza dei francesi che ancora utilizzavano panni imbevuti d'olio). A causa dei sollecitamenti del viaggio l'anidride carbonica, che non poteva fuoriuscire dai tappi di sughero, rimaneva sciolta nel vino e una volta che la bottiglia veniva stappata, si formava la schiuma. L'abate Dom Pérignon, capendo l'importanza di questo fenomeno, ebbe l'intuizione di provare a riprodurlo manualmente.

Abbinare il cibo
A seconda del vitigno, del colore e del dosaggio di zucchero, esistono tante varietà di spumante e questo li rende perfettamente abbinabili ad un intero pasto (e non solo per momenti di festa). Le qualità organolettiche specifiche di ogni tipologia possono essere accostate a piatti diversi, secondo principi di similitudine o contrasto:

L'effervescenza e l'acidità (date dalla quantità presente di anidride carbonica) accompagnano i dolci o i condimenti grassi, questo perché il 'frizzante' contiene le sensazioni gustative troppo grasse o dolci;

– Un alto grado di alcool servirà invece ad equilibrare le sensazioni di succulenza, reazione fisiologica della salivazione indotta da cibi altamente proteici, come la carne;

– La morbidezza, equilibrio di sapore, sarà utile invece nell'abbinamento a piatti saporiti, aciduli o amarognoli;

– Infine, spumanti molto dolci faranno compagnia a dolci e dessert, in particolare quelli preparati con creme e semifreddi.

Aprire e servire
Per gustare al meglio lo spumante è importante che tu abbia a mente determinate regole di conservazione e servizio:

Conserva le bottiglie in un luogo buio, fresco e senza sbalzi di temperatura, in posizione orizzontale;

Servirlo freddo (ma non ghiacciato) ti consentirà di mantenere intatte le sue caratteristiche (soprattutto l'effervescenza); una volta aperto riponilo dentro un secchiello con ghiaccio tritato ed acqua;

– La bottiglia va aperta ruotandola con la mano sinistra mentre con la destra si tiene fermo il tappo che a poco a poco uscirà senza fare rumore.
A parte qualche eccezione sarebbe meglio evitare il classico botto in quanto l'alta pressione interna alla bottiglia, potrebbe provocare l'aspirazione nel collo della bottiglia di una parte di sostanze esterne;

– Scegli il bicchiere giusto, ovvero il flute, calice dalla forma sottile e allungata che, evitando di disperdere le bollicine, prolunga la sensazione di freschezza e l'effervescenza della bevanda ed evita (grazie al gambo sottile) di trasmettere il calore della mano al liquido.

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Informazioni comparative:

50% di grassi in meno rispetto alla media del mercato cotolette classiche (Fonte: Nielsen, anno terminante Settembre 2023). La media dei grassi è calcolata sulla somma dei prodotti che rappresentano il 70% delle vendite a valore del mercato cotolette panate cotte (Fonte Nielsen, AT Settembre 2023, Perimetro: Iper + Super + Libero Servizio). Il valore di riferimento della media del mercato è stato ottenuto considerando tutti i prodotti appartenenti al segmento delle cotolette panate cotte, rappresentato dai seguenti marchi:

  • AIA [cotolette classiche (2), viennese, sottilissime (2), milanese, bigger, filetti];
  • AMADORI [cotolette classiche (3), gran burger, cotoletta sottile, gran filetto qualità 10+, cotoletta croccante];
  • FILENI [cotolette classiche, suprema];
  • MARTINI [cotolette classiche (2)];
  • DEL CAMPO [cotolette classiche].

We pay attention to detail.

In Cingoli and Castelplanio, in the Marche region, are located the Fileni plants - IFS, UNI EN ISO 9001:2015 and UNI EN ISO 14001:2015 certified - where product processing takes place. Every day, in compliance with legal standards, structures and machinery are inspected and sanitised to ensure they are always efficient. In addition, the processing of products from the organic supply chain takes place on days and at times strictly established to avoid any kind of contamination.

Ci impegniamo per assicurarti il massimo.

You can trust the quality of our organic products because we thoroughly check them before they leave the farm. We monitor and test every step of the organic supply chain. We even check the soil on which we grow our feed for traces of pesticides and other impermissible substances. We do this to ensure the best quality and because it is what we believe in.

Growing in the green.

Fileni's organic farms are surrounded by greenery. To prevent them from abruptly breaking up the natural landscape around them, we have surrounded the sheds with plants and trees, among which the animals are free to roam, choosing when to live outdoors and when to shelter from the sun or the weather inside the structures.

These are equipped with the latest technology, so that they can reduce dust and odours without affecting the everyday life of the neighbouring population. In many cases, they are also able to produce electricity in a clean and efficient manner thanks to the use of photovoltaic panels.

Dal campo alla mangiatoia. 

Wheat, maize, soya, field beans and protein peas are the raw materials that make up the organic feed produced in our feed mill in Jesi, in the province of Ancona. A mix of legumes and cereals, organically grown, form the basis of a healthy, balanced diet for all chickens and turkeys in our organic supply chain.

But our commitment to agriculture goes further, in the belief that every virtuous action pays off. This is why we are participating on an experimental basis - as co-founders - in the ARCA project (Agricoltura per la Rigenerazione Controllata dell'Ambiente - Agriculture for the Controlled Regeneration of the Environment), conceived by Bruno Garbini with Giovanni Fileni and Enrico Loccioni, which is concerned with implementing regenerative farming techniques to preserve cultivated land, maintaining its fertility and protecting it from hydrogeological instability.

Il primo passo nel mondo Fileni.

For the embryo to develop properly, we make sure to cuddle the newly laid eggs. We keep them warm, in the hatchery, for 21 days, three of which in the hatching chamber, constantly monitoring temperature and humidity.

Ci pensa Madre Natura.

“Chi ben comincia è a metà dell’opera”, recita un famoso detto. Il primo passo, comune a tutte le filiere, è di fondamentale importanza. Lasciamo che sia la natura a guidare l’istinto degli animali. Non forziamo nulla, ci occupiamo soltanto di offrirgli l’ambiente ideale per la riproduzione, mantenendo livelli di temperatura, umidità e igiene sempre costanti.

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Liberi di pascolare.

I nostri bovini e suini nascono e vengono allevati biologicamente in Italia. Crescono liberi, seguendo il loro bioritmo naturale e un’alimentazione biologica con mangimi selezionati e formulati per offrire loro una dieta bilanciata, libera da OGM e sostanze chimiche non ammesse. 

Rigeneriamo la terra.

Ogni azione virtuosa ritorna. È il principio alla base della nostra visione circolare dell’intera filiera.

È per questo che partecipiamo al progetto ARCA (Agricoltura per la Rigenerazione Controllata dell’Ambiente), ideato da Bruno Garbini con Giovanni Fileni ed Enrico Loccioni, che si preoccupa di mettere in atto tecniche di agricoltura rigenerativa che consentono di preservare il terreno coltivato, mantenendone la fertilità e proteggendolo dal dissesto idrogeologico.
Operiamo ogni giorno per costruire filiere di eccellenza, diffondere buone pratiche sulla concimazione organica, la conservazione della biodiversità e per garantire al consumatore un prodotto sano e sostenibile. 

Impianti di trasformazione.

Gli impianti dedicati alla trasformazione dei prodotti avicoli, situati a Cingoli e Castelplanio (nelle Marche) e certificati IFS, UNI EN ISO 9001:2015 e UNI EN ISO 14001:2015, vengono ispezionati giornalmente secondo un piano di controllo per il rispetto degli standard previsti dalla legge.

Attrezzature e macchinari subiscono un frequente processo di pulizia e sanificazione per garantirne sempre la massima efficienza.

Fidati del nostro impegno. 

Nessun prodotto della filiera avicola convenzionale lascia l’azienda se non siamo assolutamente certi della sua qualità!

Tale sicurezza ce la danno i controlli in laboratorio che ciclicamente eseguiamo su tutti gli step di questa filiera: dal terreno, al mangime finito, fino al livello di nutrienti che i nostri prodotti apportano nella tua alimentazione.

La qualità che esigiamo richiede tantissima precisione che stimoli la creazione di standard elevati, spingendo l’intero settore a migliorarsi sempre, per un benessere condiviso.

Fuori dal guscio.

Una volta deposte, le uova vengono tenute in incubatoio per 21 giorni, di cui 3 in camera di schiusa. Anche in questa fase l’equilibrio tra igiene, temperatura e umidità è fondamentale perché l’embrione si sviluppi in modo corretto.

La tecnologia per crescere meglio.

Gli allevamenti convenzionali Fileni sono dislocati principalmente tra Centro Italia, Marche, Veneto, Emilia-Romagna e Puglia.

I polli vengono allevati a terra, in strutture modernissime, dotate di sistemi di abbattimento di odori e polveri, così che non arrechino fastidio alla popolazione vicina. Molti dei nostri allevamenti di proprietà, inoltre, sono provvisti di pannelli fotovoltaici per la produzione di energia elettrica.

Di pappa buona. 

Nutrire bene gli animali della nostra filiera convenzionale è la cosa più importante che possiamo fare per la loro salute e la tua.

Ci assicuriamo che seguano una dieta corretta e bilanciata, fatta di cereali, legumi, minerali e altri nutrienti. Per farlo, collaboriamo con veterinari che ne stabiliscono la varietà e le proporzioni e li produciamo direttamente nei nostri mangimifici, per essere certi che abbiano solo il meglio.

Questione d’istinto.

Senza il settore dei riproduttori la nostra filiera convenzionale non potrebbe esistere. Qui gli animali possono riprodursi seguendo il loro istinto naturale. Perciò dedichiamo la massima attenzione a questi ambienti, mantenendo livelli di temperatura, umidità e igiene sempre costanti. 

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