In passato i tempi di una cottura in olio erano decisamente più lunghi ma, a causa di una vita sempre più frenetica, abbiamo un pò perso questa tradizione. Perché non fermarsi e riscoprire tutte le caratteristiche di questo modo di cucinare? Ad ogni alimento si abbina un tipo diverso di extravergine d’oliva: per le carni ti consigliamo le varietà aromatizzate più forti, come quelle toscane o pugliesi. Occorre fare molta attenzione alla cottura, se le carni vengono cotte nel modo sbagliato rischiano di perdere completamente il loro gusto originale. Dedicare più tempo alla preparazione dei cibi, ovvero cucinare a fuoco lento, può evitarti di portare a ebollizione l’olio e quindi rischiare che l’acqua evapori e ne impoverisca il sapore. Ricordati che, a seconda del tipo di cottura, è importante anche il grado di temperatura. Se non hai una piastra a induzione puoi usare un termometro da cucina, che ti consentirà di monitorare con precisione il livello di temperatura dellolio. Tra le tecniche più usate ci sono l’affogatura e la friggitura, che consistono nel cuocere le carni immergendole completamente nell’olio. La differenza sta nella temperatura: nel primo caso va mantenuta attorno agli 80° e nel secondo dai 160° ai 180°. Lo strumento ideale per friggere è una padella di ferro, mentre per affogare potete usare una casseruola. Brasare (le carni rosse) o glassare (quelle bianche) sono invece due procedimenti in cui la carne rosola in una piccola quantità di olio mista ad aromi, prima di finire la cottura in forno a 180°. Per questo tipo di preparazione ti consigliamo invece tegami rettangolari in rame stagnato oppure in alluminio.