Giacomo Puccini, Gioacchino Rossini, Leonardo da Vinci, Henry de Toulouse Lautrec: cosa hanno in comune questi maestri della musica e dell'arte? L'amore per i piaceri della tavola, per i lauti pasti annaffiati da vini pregiati. E' infatti ormai certo e testimoniato che il loro estro si esprimeva non solo nella composizione di opere liriche o d'arte rimaste nella storia della cultura mondiale, ma anche nella preparazione di gustosi piatti, da apprezzarsi seduti in tavole adeguatamente imbandite.
Puccini, creatore di immortali opere musicali, si dilettò sempre con la cucina, preparando spesso da sé molti piatti prelibati. Era un raffinato buongustaio della cucina toscana, una trasposizione perfetta dalla musica alla cucina per un uomo che non perdeva mai occasione per mettersi a tavola, specie in compagnia. Di lui sappaimo che fu un grande appassionato di cucina della cacciagione, gustosa e di sapore molto forte. Nelle sue opere traspare questo amore per il cibo e per il buon vino: in numerosi brani infatti si canta il vino e si fanno brindisi. Gli fa da specchio un altro grande compositore, pesarese, Rossini, la cui fama indiscussa di eccellente "gourmet" gli fece guadagnare al suo tempo l'appellativo di "musicista gastronomo". Di lui si dice che fu un cuoco sopraffino oltre che un buongustaio, appassionato di maccheorni e di oroginali e saporitit pasticci di pollo.
Se è risaputo che il godere a fondo il piacere del buon vino e del buon cibo ha fatto sempre parte della vita delle più importanti personalità musicali, stupisce invece maggiormente pensare a Leonardo come al Gran Maestro di feste e banchetti alla corte degli Sforza a Milano – titolo che ebbe per più di trent'anni – , che progettò raffinatissimi e fantasiosi piatti che lo trasformano ai nostri occhi in un antesignano della "nouvelle cousine". Il nostro genio universale fu un vero e proprio gourmand d'altri tempi, dispensatore di buoni consigli e suggerimenti, esperto di aromi, spezie e cibo. Il suo amore per la cucina e i banchetti che lo tenne impegnato tutta la vita, e che gli fece ideare sofisticate preparazioni gastronomiche e ingegnosi utensili per realizzarle per il suo Signore Ludovico il Moro, ce lo testimonia anche un libro appena uscito, scritto da Jonathan Routh e dalla moglie Shelagh, dal titolo "Note di cucina di Leonardo da Vinci".
La passione per l'arte culinaria coinvolse anche il pittore bohemien francese Toulouse Lautrec che nella sua vita inventò e scrisse numerose ricette che faceva poi assaggiare ai suoi amici. Ora sono raccolte in un volume dal titolo "La cucina di Monsieur Momo", che illustra i menù che Toulouse Lautrec elaborava e disegnava per i suoi ospiti, corredati dalla lista delle portate e dagli schizzi creati per l'occasione, e dai suoi dipinti legati all'arte della tavola. Ne viene fuori un ritratto piacevole e curioso di un grande artista del '900, che armeggiava forhetta e coltello al pari del pennello, e che diede alla cucina e alla tavola il fascino estetico di un'arte.