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Viaggio in Europa: cinque ricette di pollo da non perdere

L’Europa unita è una grande illusione? Non certo dal punto di vista culinario. C’è un grande classico che unisce tutti i popoli del continente e che, dal Manzanarre al Reno fino ai Balcani, si può trovare su tutte le tavole: sua maestà, il pollo. Che sia farcito, marinato, al forno o condito con salse, non fa differenza: abbiamo scelto per voi cinque tra le migliori ricette che potete preparare in casa con tutta calma.

L’Ungheria, regina del pollo alla paprika

Il nostro viaggio parte da qui: siamo nel profondo est dell’Europa, in Ungheria, dove il pollo alla paprika è una grande specialità della casa. Sebbene il nome originario della ricetta sia difficilissimo da pronunciare (Csirkepaprikàs), la sua preparazione in realtà è abbastanza semplice: a far la differenza è la qualità della spezia utilizzata e la panna acida, che in Italia non è semplice trovare. È sufficiente però aggiungere dello yoghurt alla panna da cucina e il gioco è fatto.

Ingredienti per due persone: 2 cosce di pollo; 1/2 di cipolla; 1 peperone rosso, 60 gr di pancetta affumicata; 100 gr di panna acida; 2 cucchiai di paprica in polvere; q.b. di sale;    q.b. di pepe; q.b. di olio di oliva extravergine; 1/2 bicchiere di acqua.

Preparazione:

Tagliate finissimi la cipolla, la pancetta e il peperone. Fateli soffriggere nell’olio. Aggiungete la paprika e l’acqua. Unite le cosce di pollo, salare, pepate e lasciate rosolare a fuoco medio per una ventina di minuti girando ogni tanto. Trascorso questo tempo aggiungerte la panna e lasciate cuocere ancora 10-15 min.

Dal Portogallo: il pollo piri piri

Tradizione vuole che ogni commensale “strappi” la propria parte direttamente dal pollo intero: una ricetta, quindi, da gustare rigorosamente in compagnia. Ne sanno qualcosa i calciatori della nazionale portoghese, che sembrano amare particolarmente questo piatto. La vera essenza di questo piatto, però, non è portoghese: il piri piri infatti è un peperoncino di origine africana ed è stato importato in Europa dai navigatori portoghesi.

Ingredienti per quattro persone: 6 peperoncini rossi freschi; 1 spicchio d’aglio; 1 cucchiaino di fiocchi di sale; ½ cucchiaino di origano; ½ cucchiaio di paprika; 5 cucchiai di olio di oliva; 2 cucchiai di aceto di vino rosso; 1 pollo aperto e pulito.

Preparazione:

Preriscaldate il forno a 180° C. Sistemate i peperoncini su una teglia e arrostiteli per 10 minuti. Tritate peperoncini, aglio, sale, origano, olio d’oliva, aceto e paprica fino a ottenere una salsina, che può essere conservata fino a una settimana. Mettete il pollo in una terrina e cospargete di salsa piri-piri e marinate in frigorifero per almeno un’ora.

Infornate il pollo a 200°C in funzione grill per 10 minuti, avendo cura di girarlo su entrambi i lati. Dopo 10 minuti abbassate la temperatura a 180°C e continuate la cottura per altri 35 minuti o fino a quando il pollo è completamente cotto.  A termine cottura, cospargete la superficie del pollo con altra salsa piri-piri.

Tutti i colori (e i sapori) della Spagna nella paella

Se vi trovate in terra iberica non potete non mangiarla: la paella è un piatto ricercato, che prende il nome dalla grande padella (paella, appunto) con la quale viene preparata la pietanza. Secondo alcuni, la versione originale non prevede pesce, ma solo carne di pollo e coniglio. Resta il fatto che la paella rappresenta in pieno le varie anime della Spagna e le sue origine storiche: l’olio infatti fu portato dai Romani, mentre zafferano e riso dai mori.

Ingredienti per quattro persone:

500 gr di petto di pollo; 2 salsicce; 2 cucchiai di olio di oliva; 6 carote; 1 cipolla grande; 1 spicchio di aglio; 100 gr di piselli surgelati; 100 gr di mais in scatola; 100 gr di fagiolini; 1/2 peperone giallo; 2 bustine di zafferano; brodo vegetale; 350 gr di riso.

Preparazione:

Noi vi consigliamo la paella con il pollo, ma potete gustare anche la variante valenciana. Se invece non avete tempo di cucinare e volete andare sul sicuro, questa è la nostra super paella.

In Francia c’è il pollo alla moda del capo

I francesi sono chiamati galletti, ma anche con il pollo non se la cavano male. Ovviamente, a questo uniscono sempre il lato fashion che li contraddistingue: il poulet à la mode du cap unisce il pollo ben arrostito a una base marinata con marmellata di albicocche. Se siete dei buongustai, questo piatto fa al caso vostro.

Ecco la ricetta:

Ingredienti per quattro persone:

Otto sovracosce di pollo; 5 spicchi di aglio, cinque cucchiai di marmellata di albicocche; peperoncino rosso piccante secco, in fiocchi; semi di cumino e sale quanto basta.

Preparazione:

Versate in una terrina i cucchiaini di marmellata d’albicocche, 3 spicchi d’aglio spremuti, peperoncini in fiocchi e il cumino. Mescolate bene. Aggiungete le sovracosce al composto di marmellata e spezie. Trasferite il tutto, pollo e composto di marmellata, in un sacchetto per il gelo, e lasciate marinare per almeno 6 ore. Trascorso il tempo di marinatura, trasferite il pollo in una placca da forno foderata con carta forno e Inforna a 200°C per circa 30-40 minuti. Al termine della cottura, togliete il pollo dal forno e servitelo nappandolo con un po’ di fondo di cottura.

Kotlet Kurczaka: dalla Polonia con piacere.

L’ultima tappa (per ora!) del nostro viaggio in Europa è la Polonia: la patria della Kotlet z Kurczaka, una gustosa cotoletta marinata e fritta che a Varsavia e nelle altre città si mangia spesso. Il suo segreto? Il mix di spezie e sapori con la quale viene preparata: paprika, coriandolo e zensero: una miscela esplosiva in grado di sorprendere ogni palato.

Qui trovate gli ingredienti e le modalità di preparazione. Buon appetito!

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IT

Informazioni comparative:

50% di grassi in meno rispetto alla media del mercato cotolette classiche (Fonte: Nielsen, anno terminante Settembre 2023). La media dei grassi è calcolata sulla somma dei prodotti che rappresentano il 70% delle vendite a valore del mercato cotolette panate cotte (Fonte Nielsen, AT Settembre 2023, Perimetro: Iper + Super + Libero Servizio). Il valore di riferimento della media del mercato è stato ottenuto considerando tutti i prodotti appartenenti al segmento delle cotolette panate cotte, rappresentato dai seguenti marchi:

  • AIA [cotolette classiche (2), viennese, sottilissime (2), milanese, bigger, filetti];
  • AMADORI [cotolette classiche (3), gran burger, cotoletta sottile, gran filetto qualità 10+, cotoletta croccante];
  • FILENI [cotolette classiche, suprema];
  • MARTINI [cotolette classiche (2)];
  • DEL CAMPO [cotolette classiche].

Siamo attenti ai dettagli.

A Cingoli e Castelplanio, nelle Marche, si trovano gli impianti Fileni – certificati IFS, UNI EN ISO 9001:2015 e UNI EN ISO 14001:2015 – in cui avviene la trasformazione dei prodotti.
Ogni giorno, nel rispetto degli standard di legge, strutture e macchinari vengono ispezionati e sanificati perché siano sempre efficienti. Inoltre, la trasformazione dei prodotti della filiera biologica avviene in giorni e orari rigidamente stabiliti per evitare qualsiasi tipo di contaminazione.

Ci impegniamo per assicurarti il massimo.

Puoi fidarti della qualità dei nostri prodotti biologici perché li controlliamo scrupolosamente prima che lascino l’azienda. Monitoriamo e testiamo tutti gli step della filiera biologica. Controlliamo persino che nel terreno su cui coltiviamo i nostri mangimi non ci siano tracce di pesticidi, né di altre sostanze non ammesse. Lo facciamo per assicurarti la qualità migliore e perché è quello in cui crediamo.

Crescere nel verde.

Gli allevamenti biologici Fileni sono immersi nel verde. Per evitare che spezzino bruscamente il paesaggio naturale che hanno intorno, abbiamo circondato i capannoni di piante e alberi, tra i quali gli animali sono liberi di razzolare, scegliendo quando vivere all’aperto e quando ripararsi dal sole o dalle intemperie all’interno delle strutture.

Queste ultime sono dotate della tecnologia più all’avanguardia, così da abbattere polveri e odori senza intaccare la quotidianità della popolazione vicina. In molti casi, grazie all’utilizzo di pannelli fotovoltaici, riescono anche a produrre energia elettrica in maniera pulita ed efficiente.

Dal campo alla mangiatoia. 

Grano, mais, soia, favino e pisello proteico sono le materie prime che compongono i mangimi biologici che vengono prodotti nel nostro mangimificio di Jesi, in provincia di Ancona. Un mix di legumi e cereali, coltivati biologicamente, che sono alla base di un’alimentazione sana e bilanciata per tutti i polli e i tacchini della nostra filiera biologica.

Ma il nostro impegno in agricoltura va oltre, nella convinzione che ogni azione virtuosa ritorni. Ecco perché partecipiamo in via sperimentale – come co-fondatori – al progetto ARCA (Agricoltura per la Rigenerazione Controllata dell’Ambiente), ideato da Bruno Garbini con Giovanni Fileni ed Enrico Loccioni, che si preoccupa di mettere in atto tecniche di agricoltura rigenerativa per preservare il terreno coltivato, mantenendone la fertilità e proteggendolo dal dissesto idrogeologico.

Il primo passo nel mondo Fileni.

Perché l’embrione si sviluppi nel modo corretto, ci assicuriamo di coccolare le uova appena deposte. Le teniamo al caldo, in incubatoio, per 21 giorni di cui 3 in camera di schiusa, monitorando costantemente temperatura e umidità.

Ci pensa Madre Natura.

“Chi ben comincia è a metà dell’opera”, recita un famoso detto. Il primo passo, comune a tutte le filiere, è di fondamentale importanza. Lasciamo che sia la natura a guidare l’istinto degli animali. Non forziamo nulla, ci occupiamo soltanto di offrirgli l’ambiente ideale per la riproduzione, mantenendo livelli di temperatura, umidità e igiene sempre costanti.

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Liberi di pascolare.

I nostri bovini e suini nascono e vengono allevati biologicamente in Italia. Crescono liberi, seguendo il loro bioritmo naturale e un’alimentazione biologica con mangimi selezionati e formulati per offrire loro una dieta bilanciata, libera da OGM e sostanze chimiche non ammesse. 

Rigeneriamo la terra.

Ogni azione virtuosa ritorna. È il principio alla base della nostra visione circolare dell’intera filiera.

È per questo che partecipiamo al progetto ARCA (Agricoltura per la Rigenerazione Controllata dell’Ambiente), ideato da Bruno Garbini con Giovanni Fileni ed Enrico Loccioni, che si preoccupa di mettere in atto tecniche di agricoltura rigenerativa che consentono di preservare il terreno coltivato, mantenendone la fertilità e proteggendolo dal dissesto idrogeologico.
Operiamo ogni giorno per costruire filiere di eccellenza, diffondere buone pratiche sulla concimazione organica, la conservazione della biodiversità e per garantire al consumatore un prodotto sano e sostenibile. 

Impianti di trasformazione.

Gli impianti dedicati alla trasformazione dei prodotti avicoli, situati a Cingoli e Castelplanio (nelle Marche) e certificati IFS, UNI EN ISO 9001:2015 e UNI EN ISO 14001:2015, vengono ispezionati giornalmente secondo un piano di controllo per il rispetto degli standard previsti dalla legge.

Attrezzature e macchinari subiscono un frequente processo di pulizia e sanificazione per garantirne sempre la massima efficienza.

Fidati del nostro impegno. 

Nessun prodotto della filiera avicola convenzionale lascia l’azienda se non siamo assolutamente certi della sua qualità!

Tale sicurezza ce la danno i controlli in laboratorio che ciclicamente eseguiamo su tutti gli step di questa filiera: dal terreno, al mangime finito, fino al livello di nutrienti che i nostri prodotti apportano nella tua alimentazione.

La qualità che esigiamo richiede tantissima precisione che stimoli la creazione di standard elevati, spingendo l’intero settore a migliorarsi sempre, per un benessere condiviso.

Fuori dal guscio.

Una volta deposte, le uova vengono tenute in incubatoio per 21 giorni, di cui 3 in camera di schiusa. Anche in questa fase l’equilibrio tra igiene, temperatura e umidità è fondamentale perché l’embrione si sviluppi in modo corretto.

La tecnologia per crescere meglio.

Gli allevamenti convenzionali Fileni sono dislocati principalmente tra Centro Italia, Marche, Veneto, Emilia-Romagna e Puglia.

I polli vengono allevati a terra, in strutture modernissime, dotate di sistemi di abbattimento di odori e polveri, così che non arrechino fastidio alla popolazione vicina. Molti dei nostri allevamenti di proprietà, inoltre, sono provvisti di pannelli fotovoltaici per la produzione di energia elettrica.

Di pappa buona. 

Nutrire bene gli animali della nostra filiera convenzionale è la cosa più importante che possiamo fare per la loro salute e la tua.

Ci assicuriamo che seguano una dieta corretta e bilanciata, fatta di cereali, legumi, minerali e altri nutrienti. Per farlo, collaboriamo con veterinari che ne stabiliscono la varietà e le proporzioni e li produciamo direttamente nei nostri mangimifici, per essere certi che abbiano solo il meglio.

Questione d’istinto.

Senza il settore dei riproduttori la nostra filiera convenzionale non potrebbe esistere. Qui gli animali possono riprodursi seguendo il loro istinto naturale. Perciò dedichiamo la massima attenzione a questi ambienti, mantenendo livelli di temperatura, umidità e igiene sempre costanti. 

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