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Una giornata a caccia di falsi miti

L’universo dell’alimentazione è ricco di falsi miti, sedimentati sotto forma di tradizioni antiche e luoghi comuni. Un fardello alimentato da scoperte scientifiche provvisorie che fanno ammattire gli amanti del cioccolato, in perenne equilibrio tra assoluzione e colpevolezza.
Dalla colazione alla cena, facciamo un po’ di luce sui falsi miti gastronomici, in modo da poter guardare negli occhi la nonna e dire “Ho ragione io!”.

Colazione: è chiamato a deporre lo zucchero. Spesso accusato dei peggiori crimini contro la salute, lo zucchero trova sempre meno spazio sul tavolo della colazione, dove regna sovrano il più “politicamente correttoMiele.
In realtà, le differenze a livello calorico tra i due dolcificanti sono minime, anzi: un cucchiaino di miele fornisce più calorie e carboidrati rispetto a un cucchiaino di zucchero a causa del maggior peso specifico.
Ovviamente il miele contiene numerose sostanze utili per l’organismo come sali minerali, vitamine e antibiotici naturali, ma non può essere annoverato tra i cibi dietetici. Niente paura quindi nell’usare lo zucchero, anche quello raffinato: la sua molecola è identica a quella dello zucchero grezzo. Raffinato vuol solo dire “pulito da impurità“, spiega il dott. Bressanini ricercatore presso il dipartimento di Scienze chimiche e ambientali dell’Università di Como.

Merenda: è ora dello spuntino light. Che in realtà non è sempre leggero come sembra. Prima di tutto perché i prodotti etichettati come light fanno spesso parte di quella categoria di cibo bandita dalle diete (biscotti, gelati, barrette).
Inoltre “light” non è sinonimo di mancanza di calorie e zuccheri. Un esempio? Leggi le calorie presenti in una bevanda gassata light.
Piuttosto, approfitta dell’arrivo della bella stagione per allietare la tua pausa con della frutta fresca: arance, pompelmi e mandarini tutti alimenti colmi di vitamina C, così come i ribes e i kiwi.

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Per non rinunciare al fritto, e nemmeno al benessere, ecco sei croccanti consigli per una frittura sana.

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Pranzo: pasta integrale e un po’ di frutta. La leggenda secondo la quale è preferibile mangiare la frutta lontano dai pasti è tutta da sfatare.
La frutta può essere mangiata a qualsiasi ora della giornata e, se assunta durante i pasti, può favorire l’assunzione di ferro contenuto negli altri alimenti, senza influire nella digestione.
Non ti piace la buccia? Nessun problema, le vitamine le trovi copiose anche nella polpa. Viceversa c’è da porre attenzione sugli ingredienti presenti nei prodotti integrali: spesso vengono aggiunti sali e zuccheri per esaltarne il sapore.

Cena: digiunare o no? La cena è un terreno fertile per la nascita di leggende e miti culinari. C’è chi sostiene che mangiare dopo le 20 possa gravare notevolmente sulla linea, mentre i più estremisti non si siedono neppure a tavola, convinti di poter perdere peso saltando la cena.
Niente di più sbagliato: il digiuno porta solo a uno sfasamento del metabolismo ed è appurato che anche assumendo il 65% del cibo di sera, il peso non varia.
Al contrario è consigliabile frazionare i pasti durante la giornata in modo da tenere attivo il metabolismo e non dimenticare mai frutta e verdura.
Se appartieni al partito del “cucinare veloce“, e non hai tempo per acquistare quotidianamente verdura fresca, nessun problema! Puoi congelarla: la favola dell’ortaggio surgelato che perde le sue proprietà nutritive non ha fondamenti scientifici. E se stai progettando una cena afrodisiaca non fare troppo affidamento sulle qualità del peperoncino. È sopravvalutato. Molto meglio scegliere il tartufo.

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Informazioni comparative:

50% di grassi in meno rispetto alla media del mercato cotolette classiche (Fonte: Nielsen, anno terminante Settembre 2023). La media dei grassi è calcolata sulla somma dei prodotti che rappresentano il 70% delle vendite a valore del mercato cotolette panate cotte (Fonte Nielsen, AT Settembre 2023, Perimetro: Iper + Super + Libero Servizio). Il valore di riferimento della media del mercato è stato ottenuto considerando tutti i prodotti appartenenti al segmento delle cotolette panate cotte, rappresentato dai seguenti marchi:

  • AIA [cotolette classiche (2), viennese, sottilissime (2), milanese, bigger, filetti];
  • AMADORI [cotolette classiche (3), gran burger, cotoletta sottile, gran filetto qualità 10+, cotoletta croccante];
  • FILENI [cotolette classiche, suprema];
  • MARTINI [cotolette classiche (2)];
  • DEL CAMPO [cotolette classiche].

Siamo attenti ai dettagli.

A Cingoli e Castelplanio, nelle Marche, si trovano gli impianti Fileni – certificati IFS, UNI EN ISO 9001:2015 e UNI EN ISO 14001:2015 – in cui avviene la trasformazione dei prodotti.
Ogni giorno, nel rispetto degli standard di legge, strutture e macchinari vengono ispezionati e sanificati perché siano sempre efficienti. Inoltre, la trasformazione dei prodotti della filiera biologica avviene in giorni e orari rigidamente stabiliti per evitare qualsiasi tipo di contaminazione.

Ci impegniamo per assicurarti il massimo.

Puoi fidarti della qualità dei nostri prodotti biologici perché li controlliamo scrupolosamente prima che lascino l’azienda. Monitoriamo e testiamo tutti gli step della filiera biologica. Controlliamo persino che nel terreno su cui coltiviamo i nostri mangimi non ci siano tracce di pesticidi, né di altre sostanze non ammesse. Lo facciamo per assicurarti la qualità migliore e perché è quello in cui crediamo.

Crescere nel verde.

Gli allevamenti biologici Fileni sono immersi nel verde. Per evitare che spezzino bruscamente il paesaggio naturale che hanno intorno, abbiamo circondato i capannoni di piante e alberi, tra i quali gli animali sono liberi di razzolare, scegliendo quando vivere all’aperto e quando ripararsi dal sole o dalle intemperie all’interno delle strutture.

Queste ultime sono dotate della tecnologia più all’avanguardia, così da abbattere polveri e odori senza intaccare la quotidianità della popolazione vicina. In molti casi, grazie all’utilizzo di pannelli fotovoltaici, riescono anche a produrre energia elettrica in maniera pulita ed efficiente.

Dal campo alla mangiatoia. 

Grano, mais, soia, favino e pisello proteico sono le materie prime che compongono i mangimi biologici che vengono prodotti nel nostro mangimificio di Jesi, in provincia di Ancona. Un mix di legumi e cereali, coltivati biologicamente, che sono alla base di un’alimentazione sana e bilanciata per tutti i polli e i tacchini della nostra filiera biologica.

Ma il nostro impegno in agricoltura va oltre, nella convinzione che ogni azione virtuosa ritorni. Ecco perché partecipiamo in via sperimentale – come co-fondatori – al progetto ARCA (Agricoltura per la Rigenerazione Controllata dell’Ambiente), ideato da Bruno Garbini con Giovanni Fileni ed Enrico Loccioni, che si preoccupa di mettere in atto tecniche di agricoltura rigenerativa per preservare il terreno coltivato, mantenendone la fertilità e proteggendolo dal dissesto idrogeologico.

Il primo passo nel mondo Fileni.

Perché l’embrione si sviluppi nel modo corretto, ci assicuriamo di coccolare le uova appena deposte. Le teniamo al caldo, in incubatoio, per 21 giorni di cui 3 in camera di schiusa, monitorando costantemente temperatura e umidità.

Ci pensa Madre Natura.

“Chi ben comincia è a metà dell’opera”, recita un famoso detto. Il primo passo, comune a tutte le filiere, è di fondamentale importanza. Lasciamo che sia la natura a guidare l’istinto degli animali. Non forziamo nulla, ci occupiamo soltanto di offrirgli l’ambiente ideale per la riproduzione, mantenendo livelli di temperatura, umidità e igiene sempre costanti.

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Liberi di pascolare.

I nostri bovini e suini nascono e vengono allevati biologicamente in Italia. Crescono liberi, seguendo il loro bioritmo naturale e un’alimentazione biologica con mangimi selezionati e formulati per offrire loro una dieta bilanciata, libera da OGM e sostanze chimiche non ammesse. 

Rigeneriamo la terra.

Ogni azione virtuosa ritorna. È il principio alla base della nostra visione circolare dell’intera filiera.

È per questo che partecipiamo al progetto ARCA (Agricoltura per la Rigenerazione Controllata dell’Ambiente), ideato da Bruno Garbini con Giovanni Fileni ed Enrico Loccioni, che si preoccupa di mettere in atto tecniche di agricoltura rigenerativa che consentono di preservare il terreno coltivato, mantenendone la fertilità e proteggendolo dal dissesto idrogeologico.
Operiamo ogni giorno per costruire filiere di eccellenza, diffondere buone pratiche sulla concimazione organica, la conservazione della biodiversità e per garantire al consumatore un prodotto sano e sostenibile. 

Impianti di trasformazione.

Gli impianti dedicati alla trasformazione dei prodotti avicoli, situati a Cingoli e Castelplanio (nelle Marche) e certificati IFS, UNI EN ISO 9001:2015 e UNI EN ISO 14001:2015, vengono ispezionati giornalmente secondo un piano di controllo per il rispetto degli standard previsti dalla legge.

Attrezzature e macchinari subiscono un frequente processo di pulizia e sanificazione per garantirne sempre la massima efficienza.

Fidati del nostro impegno. 

Nessun prodotto della filiera avicola convenzionale lascia l’azienda se non siamo assolutamente certi della sua qualità!

Tale sicurezza ce la danno i controlli in laboratorio che ciclicamente eseguiamo su tutti gli step di questa filiera: dal terreno, al mangime finito, fino al livello di nutrienti che i nostri prodotti apportano nella tua alimentazione.

La qualità che esigiamo richiede tantissima precisione che stimoli la creazione di standard elevati, spingendo l’intero settore a migliorarsi sempre, per un benessere condiviso.

Fuori dal guscio.

Una volta deposte, le uova vengono tenute in incubatoio per 21 giorni, di cui 3 in camera di schiusa. Anche in questa fase l’equilibrio tra igiene, temperatura e umidità è fondamentale perché l’embrione si sviluppi in modo corretto.

La tecnologia per crescere meglio.

Gli allevamenti convenzionali Fileni sono dislocati principalmente tra Centro Italia, Marche, Veneto, Emilia-Romagna e Puglia.

I polli vengono allevati a terra, in strutture modernissime, dotate di sistemi di abbattimento di odori e polveri, così che non arrechino fastidio alla popolazione vicina. Molti dei nostri allevamenti di proprietà, inoltre, sono provvisti di pannelli fotovoltaici per la produzione di energia elettrica.

Di pappa buona. 

Nutrire bene gli animali della nostra filiera convenzionale è la cosa più importante che possiamo fare per la loro salute e la tua.

Ci assicuriamo che seguano una dieta corretta e bilanciata, fatta di cereali, legumi, minerali e altri nutrienti. Per farlo, collaboriamo con veterinari che ne stabiliscono la varietà e le proporzioni e li produciamo direttamente nei nostri mangimifici, per essere certi che abbiano solo il meglio.

Questione d’istinto.

Senza il settore dei riproduttori la nostra filiera convenzionale non potrebbe esistere. Qui gli animali possono riprodursi seguendo il loro istinto naturale. Perciò dedichiamo la massima attenzione a questi ambienti, mantenendo livelli di temperatura, umidità e igiene sempre costanti. 

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