Arrosto, pollo, coniglio: difficile trovare pietanze di carne cucinate senza il soffritto. Anche se sembra semplice da preparare, per farlo servono delle regole precise, che ti spieghiamo questo mese. Perché un ottimo soffritto apre le porte a un perfetto piatto.
Ingredienti di base
Il soffritto è un insieme di ingredienti aromatici cipolla, aglio, carota, prezzemolo che vengono appunto soffritti in un liquido grasso, prevalentemente olio extravergine d’oliva o burro. A seconda del piatto da preparare si possono scegliere elementi diversi: per un piatto di carne come il pollo o il tacchino va benissimo la cipolla, accompagnata da sedano e carota. Per un piatto di pesce meglio invece un soffritto a base di olio, aglio e gambi di prezzemolo.
Tecniche complici
Molto importante è la preparazione del trito: tutti gli ingredienti devono essere tagliati in modo uniforme. Questi elementi vanno immersi e mescolati nell’olio a freddo, e solo dopo si accende la fiamma. Per raggiungere un ottimo compromesso tra gusto e salute bisogna tenere il fuoco basso e non superare i 60-65° C. Solo così si mantengono intatte le proprietà nutrizionali dell’olio e degli altri elementi. Quando cipolla o lo scalogno cominciano a dorare si possono versare gli altri elementi della preparazione.
Per il soffritto sono generalmente sufficienti 4-5 minuti quindi, per evitare di bruciarlo è molto importante, ovviamente, non allontanarsi.
Quantità d’olio: dubbi e trucchi
La giusta quantità di olio deve essere tale da coprire il trito. Per ridurre l’apporto di olio e aggiungere sapore, soprattutto nel caso di piatti di carne, è possibile usare questo trucco: mettere in una padella, appoggiata sul fuoco medio del fornello a piena fiamma, un cucchiaio d’olio con un po’ di cipolla (o scalogno), distribuendola con un cucchiaio di legno. Appena diventata dorata si aggiungono due cucchiai di brodo, un pizzico di sale, pepe e si cuoce a fiamma media finché il fondo di cottura non si sarà ristretto.