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Tutto sulla celiachia

Negli anni ’80 era considerata una malattia rara. Oggi ne è affetto un italiano su cento. Parliamo della celiachia, un’intolleranza al glutine che da tempo è ormai parte del nostro dizionario. La celiachia è l’argomento che avete scelto partecipando al nostro sondaggio su Facebook. Ecco allora l’attesissima guida nata per far chiarezza sull’argomento.

Cos’è la celiachia? Si chiama celiachia ed è una malattia genetica caratterizzata da un’intolleranza permanente al glutine. Il colpevole? Una proteina contenuta in esso, la prolamina, che provoca una reazione infiammatoria a livello intestinale e diminuisce la capacità di assorbimento delle sostanze nutritive, causando disturbi più o meno gravi.
L’unica cura (a oggi) conosciuta? Una dieta senza glutine.

Come scoprire se sei celiaco? Per sapere se sei celiaco, la prima cosa che devi fare è un semplice esame del sangue per controllare se sei positivo ad alcuni anticorpi (anti-gliadina, anti-endomisio e  anti-transglutaminasi). Se il risultato è positivo, dovrai poi proseguire con una biopsia intestinale per confermare la malattia.
La celiachia è complessa, e numerosi sono i suoi sintomi, spesso confusi con quelli di altri disturbi. Tuttavia gli esperti hanno individuato quattro forme principali:
– La forma tipica, che compare nei primi anni di vita e provoca diarrea, perdita di peso (o mancato aumento di peso);
– La forma atipica, che si può invece presentare a qualsiasi età e i suoi sintomi possono essere anche non gastrointestinali (es. anemia, stanchezza);
– La forma silente, che è senza sintomi evidenti;
– La forma potenziale, che prevede valori positivi degli anticorpi, ma biopsia intestinale normale.

Trucchi per cucinare dietetico

Cucinare senza grassi è possibile: ecco alcune alternative per preparare cibi saporiti senza sacrificare salute e leggerezza.

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Alimenti: sì e no. Una dieta senza glutine non è sinonimo di rinuncia. Se frumento, avena, farro, Kamut®, orzo, segale, spelta e triticale sono da evitare, deliziose proposte come il pollo in porchetta possono essere mangiate senza problemi.
Sì quindi a riso, tutti i tipi di carne, verdure, pesce, mais, latticini e affettati.
No a cibi miscelati con i cereali vietati, ad esempio lo yogurt farcito con biscotti.
Tuttavia, dalla pasta ai biscotti, passando per prodotti impanati e dolcetti, oggi è possibile trovare in farmacie e supermercati ogni tipo di alimento. Senza contare che sempre più ristoranti sensibili al tema propongono gustosi menu gluten-free.
Vuoi saperne di più? Scopri la lista completa degli alimenti permessi e vietati sul sito dell’Associazione Italiana Celiachia.

Sfatiamo alcune false credenze. Ultimamente, alcuni produttori di cosmetici hanno inserito sulle loro confezioni la frase “senza glutine”, confondendo i consumatori. Questa storia è l’esempio di una delle falsità che ruotano attorno al mondo della celiachia. La celiachia è un’intolleranza alimentare e l’uso esterno di prodotti contenenti cereali vietati (esempio olio di germe di grano) non comporta rischi.
Altro mito da sfatare è che non si nasce “celiaci”, ma semplicemente predisposti. Quindi un esame negativo non esclude il fatto che la celiachia possa manifestarsi in seguito.
Inoltre la celiachia è una malattia permanente. Un esempio? Anche un celiaco, ripetendo gli esami del sangue mentre segue una dieta senza glutine, avrà gli anticorpi negativi. Ma questo non è sintomo di guarigione.

Concludiamo il nostro viaggio alla scoperta della celiachia con una galleria di ricette “gluten free”: Goulash di tacchino; Paella; Crema di Lenticchie e Pollo; Insalata di Tacchino con germogli di soia. A dimostrazione, che essere celiaci non significa rinunciare al gusto!

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Informazioni comparative:

50% di grassi in meno rispetto alla media del mercato cotolette classiche (Fonte: Nielsen, anno terminante Settembre 2023). La media dei grassi è calcolata sulla somma dei prodotti che rappresentano il 70% delle vendite a valore del mercato cotolette panate cotte (Fonte Nielsen, AT Settembre 2023, Perimetro: Iper + Super + Libero Servizio). Il valore di riferimento della media del mercato è stato ottenuto considerando tutti i prodotti appartenenti al segmento delle cotolette panate cotte, rappresentato dai seguenti marchi:

  • AIA [cotolette classiche (2), viennese, sottilissime (2), milanese, bigger, filetti];
  • AMADORI [cotolette classiche (3), gran burger, cotoletta sottile, gran filetto qualità 10+, cotoletta croccante];
  • FILENI [cotolette classiche, suprema];
  • MARTINI [cotolette classiche (2)];
  • DEL CAMPO [cotolette classiche].

Siamo attenti ai dettagli.

A Cingoli e Castelplanio, nelle Marche, si trovano gli impianti Fileni – certificati IFS, UNI EN ISO 9001:2015 e UNI EN ISO 14001:2015 – in cui avviene la trasformazione dei prodotti.
Ogni giorno, nel rispetto degli standard di legge, strutture e macchinari vengono ispezionati e sanificati perché siano sempre efficienti. Inoltre, la trasformazione dei prodotti della filiera biologica avviene in giorni e orari rigidamente stabiliti per evitare qualsiasi tipo di contaminazione.

Ci impegniamo per assicurarti il massimo.

Puoi fidarti della qualità dei nostri prodotti biologici perché li controlliamo scrupolosamente prima che lascino l’azienda. Monitoriamo e testiamo tutti gli step della filiera biologica. Controlliamo persino che nel terreno su cui coltiviamo i nostri mangimi non ci siano tracce di pesticidi, né di altre sostanze non ammesse. Lo facciamo per assicurarti la qualità migliore e perché è quello in cui crediamo.

Crescere nel verde.

Gli allevamenti biologici Fileni sono immersi nel verde. Per evitare che spezzino bruscamente il paesaggio naturale che hanno intorno, abbiamo circondato i capannoni di piante e alberi, tra i quali gli animali sono liberi di razzolare, scegliendo quando vivere all’aperto e quando ripararsi dal sole o dalle intemperie all’interno delle strutture.

Queste ultime sono dotate della tecnologia più all’avanguardia, così da abbattere polveri e odori senza intaccare la quotidianità della popolazione vicina. In molti casi, grazie all’utilizzo di pannelli fotovoltaici, riescono anche a produrre energia elettrica in maniera pulita ed efficiente.

Dal campo alla mangiatoia. 

Grano, mais, soia, favino e pisello proteico sono le materie prime che compongono i mangimi biologici che vengono prodotti nel nostro mangimificio di Jesi, in provincia di Ancona. Un mix di legumi e cereali, coltivati biologicamente, che sono alla base di un’alimentazione sana e bilanciata per tutti i polli e i tacchini della nostra filiera biologica.

Ma il nostro impegno in agricoltura va oltre, nella convinzione che ogni azione virtuosa ritorni. Ecco perché partecipiamo in via sperimentale – come co-fondatori – al progetto ARCA (Agricoltura per la Rigenerazione Controllata dell’Ambiente), ideato da Bruno Garbini con Giovanni Fileni ed Enrico Loccioni, che si preoccupa di mettere in atto tecniche di agricoltura rigenerativa per preservare il terreno coltivato, mantenendone la fertilità e proteggendolo dal dissesto idrogeologico.

Il primo passo nel mondo Fileni.

Perché l’embrione si sviluppi nel modo corretto, ci assicuriamo di coccolare le uova appena deposte. Le teniamo al caldo, in incubatoio, per 21 giorni di cui 3 in camera di schiusa, monitorando costantemente temperatura e umidità.

Ci pensa Madre Natura.

“Chi ben comincia è a metà dell’opera”, recita un famoso detto. Il primo passo, comune a tutte le filiere, è di fondamentale importanza. Lasciamo che sia la natura a guidare l’istinto degli animali. Non forziamo nulla, ci occupiamo soltanto di offrirgli l’ambiente ideale per la riproduzione, mantenendo livelli di temperatura, umidità e igiene sempre costanti.

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Liberi di pascolare.

I nostri bovini e suini nascono e vengono allevati biologicamente in Italia. Crescono liberi, seguendo il loro bioritmo naturale e un’alimentazione biologica con mangimi selezionati e formulati per offrire loro una dieta bilanciata, libera da OGM e sostanze chimiche non ammesse. 

Rigeneriamo la terra.

Ogni azione virtuosa ritorna. È il principio alla base della nostra visione circolare dell’intera filiera.

È per questo che partecipiamo al progetto ARCA (Agricoltura per la Rigenerazione Controllata dell’Ambiente), ideato da Bruno Garbini con Giovanni Fileni ed Enrico Loccioni, che si preoccupa di mettere in atto tecniche di agricoltura rigenerativa che consentono di preservare il terreno coltivato, mantenendone la fertilità e proteggendolo dal dissesto idrogeologico.
Operiamo ogni giorno per costruire filiere di eccellenza, diffondere buone pratiche sulla concimazione organica, la conservazione della biodiversità e per garantire al consumatore un prodotto sano e sostenibile. 

Impianti di trasformazione.

Gli impianti dedicati alla trasformazione dei prodotti avicoli, situati a Cingoli e Castelplanio (nelle Marche) e certificati IFS, UNI EN ISO 9001:2015 e UNI EN ISO 14001:2015, vengono ispezionati giornalmente secondo un piano di controllo per il rispetto degli standard previsti dalla legge.

Attrezzature e macchinari subiscono un frequente processo di pulizia e sanificazione per garantirne sempre la massima efficienza.

Fidati del nostro impegno. 

Nessun prodotto della filiera avicola convenzionale lascia l’azienda se non siamo assolutamente certi della sua qualità!

Tale sicurezza ce la danno i controlli in laboratorio che ciclicamente eseguiamo su tutti gli step di questa filiera: dal terreno, al mangime finito, fino al livello di nutrienti che i nostri prodotti apportano nella tua alimentazione.

La qualità che esigiamo richiede tantissima precisione che stimoli la creazione di standard elevati, spingendo l’intero settore a migliorarsi sempre, per un benessere condiviso.

Fuori dal guscio.

Una volta deposte, le uova vengono tenute in incubatoio per 21 giorni, di cui 3 in camera di schiusa. Anche in questa fase l’equilibrio tra igiene, temperatura e umidità è fondamentale perché l’embrione si sviluppi in modo corretto.

La tecnologia per crescere meglio.

Gli allevamenti convenzionali Fileni sono dislocati principalmente tra Centro Italia, Marche, Veneto, Emilia-Romagna e Puglia.

I polli vengono allevati a terra, in strutture modernissime, dotate di sistemi di abbattimento di odori e polveri, così che non arrechino fastidio alla popolazione vicina. Molti dei nostri allevamenti di proprietà, inoltre, sono provvisti di pannelli fotovoltaici per la produzione di energia elettrica.

Di pappa buona. 

Nutrire bene gli animali della nostra filiera convenzionale è la cosa più importante che possiamo fare per la loro salute e la tua.

Ci assicuriamo che seguano una dieta corretta e bilanciata, fatta di cereali, legumi, minerali e altri nutrienti. Per farlo, collaboriamo con veterinari che ne stabiliscono la varietà e le proporzioni e li produciamo direttamente nei nostri mangimifici, per essere certi che abbiano solo il meglio.

Questione d’istinto.

Senza il settore dei riproduttori la nostra filiera convenzionale non potrebbe esistere. Qui gli animali possono riprodursi seguendo il loro istinto naturale. Perciò dedichiamo la massima attenzione a questi ambienti, mantenendo livelli di temperatura, umidità e igiene sempre costanti. 

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