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Ricette di pollo dal mondo 4: l’Estremo Oriente

Ora che abbiamo indagato sui misteri delle ricette di pollo del Nord-Est Europeo e scoperto i segreti degli involtini, ci aspetta una nuova meta dalle note decisamente piccanti: l’Estremo Oriente!

In questa regione affronteremo note speziate e sfideremo draghi sputa-fuoco, entrando in contatto con i popoli più audaci del pianeta. Infatti, sebbene in oriente le coltivazioni di questo ingrediente siano meno famose di quelle sudamericane, la passione per il peperoncino si è allargata fino a diventare fondamentale in ogni ricetta.

Inizieremo addentrandoci nelle terre della Mongolia, dove i sapori del Chinjüü sono utilizzati per abbinamenti delicati. Attraverseremo poi le terre Coreane per scoprire il sapore forte del Gochu e termineremo a Taiwan, dove i sapori vengono rafforzati da una salsa super piccante.
Ti avvisiamo: queste ricette sono molto forti e non sono per tutti i palati. Se pensi farcela, iniziamo!

L’Estremo Oriente

Di estremo in Oriente non c’è solo la posizione geografica, considerata lontana dalla nostra cultura occidentale.
Anche la varietà di questa regione è estrema. Basti pensare a quanto diverga la cultura giapponese rispetto a quelle cinesi o coreane, per nominarne solo alcune.

Nonostante i percorsi storici di queste popolazioni siano diversi, i tratti comuni tra le cucine di questi paesi sono innegabili. Prima fra tutti è la passione per la carne di pollo, oltre a quella per i sapori forti come quello del peperoncino. Oggi conosceremo tre paesi, fisicamente non confinanti ma con questa condivisa passione per il cibo deciso!

La Mongolia: equilibrio piccante

La Mongolia è un grande stato che, come una pietra preziosa, si trova “incastonato” tra Russia e Cina.
Pur confinando solo con questi due paesi e non avendo sbocchi sul mare, la Mongolia presenta una bassa concentrazione della popolazione, che difende una tradizione da nomade basata sulla coltivazione e sull’allevamento. Nella sua storia, la cultura del paese ha sviluppato un equilibrio che ben si riflette anche nei suoi piatti tipici. Tra questi emerge il pollo leggero alla mongola. Soddisfazione garantita 🙂

  • Il pollo leggero alla Mongola

Questa rivisitazione della tradizione gastronomica Mongola è perfetta a ogni occasione. Per prepararla, mescola con decisione salsa di soia, zucchero di canna, olio di sesamo, pepe e aglio in poca acqua con le tue verdure preferite (tagliate a pezzetti): otterrai così il composto della ricetta. Aggiungi poi chili a tuo piacere per un tocco piccante e taglia a piccoli pezzi il pollo, privandolo della pelle.
Mescola la carne con poco vino di riso, salsa di soia, aglio tritato, zenzero grattugiato e zucchero di canna.
Lascia riposare il pollo in marinatura e poi cuoci con amido di mais fino a totale copertura. Infine, scotta la carne assieme alle verdure in una padella larga a fuoco vivace. Se vuoi, servi il tuo piatto con porro e riso bollito per un gustoso piatto unico!

Ai coreani piace in brodo

Della Corea si sente parlare spesso, ma non tutti sanno che i tratti comuni tra le due Coree sono radicati e rafforzati da una passione condivisa per il cibo e per la bellezza, in ogni sua sfaccettatura.
In questo territorio così chiacchierato si fa sentire a gran voce un elemento tipico della cucina di questa regione: il pollo. Non si tratta, però, di un pollo qualunque. Da queste parti infatti il pollo si consuma anche e soprattutto in un brodo piccante. Vediamo come cucinarlo.

  • Il Naengmyeon

Per creare questo piatto super delizioso, ti consigliamo di preparare un brodo di pollo da mettere a freddare in freezer.
Parallelamente, oltre a sodare un uovo, metti sotto aceto un cetriolo tagliato a pezzetti.
Dividi a metà una pera sbucciata: affetta una parte a strisce sottili e immergila in acqua zuccherata; grattugia l’altra e mescola con succo di limone. Poi togli il brodo dal frigo e unisci la salamoia ottenuta dal cetriolo e dal succo di pera. Rimetti il composto in frigorifero e cuoci gli spaghetti in acqua salata.
Metti in una ciotola del giaccio assieme agli spaghetti, poi prepara le porzioni in ciotole per ogni commensale. Aggiungi ora senape a piacere, il brodo e a decorazione il cetriolo con la mezza pera, assieme all’uovo sodo. Cospargi con polvere di sesamo e servi.

In Taiwan va saporito e croccante

Il Taiwan – denominato Repubblica di Cina – è un territorio unico e molto affascinante. La sua tradizione in parte legata a quella cinese e la voglia di rafforzare i legami con gli altri paesi fanno di questa zona una terra ricca di continue novità e interessanti cambiamenti. Insomma, non ci si può mai annoiare!

La tradizione taiwanese tramanda con orgoglio specialità gastronomiche esclusive, tra le quali trova un posto d’onore il nostro amato pollo, abbinato ed esaltato in modo del tutto originale. Oggi vogliamo presentati una ricetta che sicuramente amerai: non è complicata, ma la soddisfazione è assicurata! Ecco a te sua maestà il Yansu Ji!

  • Il pollo croccante Yansu Ji

Per preparare il pollo alla Yansu Ji taglia a piccoli pezzi la carne e mettila in una ciotola. A parte, crea una marinatura di aglio, cipolle, salsa di soia, amido di patate, pepe di cayenna e peperoncino piccante in polvere. Mescola gli ingredienti assieme al pollo e fai marinare almeno per 1 ora. Poi sbatti un uovo con poca acqua e aggiungi amido di patate. Prima della cottura, immergi il pollo nelle uova, poi in amido e infine friggilo in olio bollente. Una volta fritto, lascia freddare su carta da cucina e condisci con sale e pepe a piacere.

Se desideri un tocco in più, friggi anche delle foglie di basilico e servile assieme al pollo. Il risultato? Semplicemente delizioso!

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Informazioni comparative:

50% di grassi in meno rispetto alla media del mercato cotolette classiche (Fonte: Nielsen, anno terminante Settembre 2023). La media dei grassi è calcolata sulla somma dei prodotti che rappresentano il 70% delle vendite a valore del mercato cotolette panate cotte (Fonte Nielsen, AT Settembre 2023, Perimetro: Iper + Super + Libero Servizio). Il valore di riferimento della media del mercato è stato ottenuto considerando tutti i prodotti appartenenti al segmento delle cotolette panate cotte, rappresentato dai seguenti marchi:

  • AIA [cotolette classiche (2), viennese, sottilissime (2), milanese, bigger, filetti];
  • AMADORI [cotolette classiche (3), gran burger, cotoletta sottile, gran filetto qualità 10+, cotoletta croccante];
  • FILENI [cotolette classiche, suprema];
  • MARTINI [cotolette classiche (2)];
  • DEL CAMPO [cotolette classiche].

Siamo attenti ai dettagli.

A Cingoli e Castelplanio, nelle Marche, si trovano gli impianti Fileni – certificati IFS, UNI EN ISO 9001:2015 e UNI EN ISO 14001:2015 – in cui avviene la trasformazione dei prodotti.
Ogni giorno, nel rispetto degli standard di legge, strutture e macchinari vengono ispezionati e sanificati perché siano sempre efficienti. Inoltre, la trasformazione dei prodotti della filiera biologica avviene in giorni e orari rigidamente stabiliti per evitare qualsiasi tipo di contaminazione.

Ci impegniamo per assicurarti il massimo.

Puoi fidarti della qualità dei nostri prodotti biologici perché li controlliamo scrupolosamente prima che lascino l’azienda. Monitoriamo e testiamo tutti gli step della filiera biologica. Controlliamo persino che nel terreno su cui coltiviamo i nostri mangimi non ci siano tracce di pesticidi, né di altre sostanze non ammesse. Lo facciamo per assicurarti la qualità migliore e perché è quello in cui crediamo.

Crescere nel verde.

Gli allevamenti biologici Fileni sono immersi nel verde. Per evitare che spezzino bruscamente il paesaggio naturale che hanno intorno, abbiamo circondato i capannoni di piante e alberi, tra i quali gli animali sono liberi di razzolare, scegliendo quando vivere all’aperto e quando ripararsi dal sole o dalle intemperie all’interno delle strutture.

Queste ultime sono dotate della tecnologia più all’avanguardia, così da abbattere polveri e odori senza intaccare la quotidianità della popolazione vicina. In molti casi, grazie all’utilizzo di pannelli fotovoltaici, riescono anche a produrre energia elettrica in maniera pulita ed efficiente.

Dal campo alla mangiatoia. 

Grano, mais, soia, favino e pisello proteico sono le materie prime che compongono i mangimi biologici che vengono prodotti nel nostro mangimificio di Jesi, in provincia di Ancona. Un mix di legumi e cereali, coltivati biologicamente, che sono alla base di un’alimentazione sana e bilanciata per tutti i polli e i tacchini della nostra filiera biologica.

Ma il nostro impegno in agricoltura va oltre, nella convinzione che ogni azione virtuosa ritorni. Ecco perché partecipiamo in via sperimentale – come co-fondatori – al progetto ARCA (Agricoltura per la Rigenerazione Controllata dell’Ambiente), ideato da Bruno Garbini con Giovanni Fileni ed Enrico Loccioni, che si preoccupa di mettere in atto tecniche di agricoltura rigenerativa per preservare il terreno coltivato, mantenendone la fertilità e proteggendolo dal dissesto idrogeologico.

Il primo passo nel mondo Fileni.

Perché l’embrione si sviluppi nel modo corretto, ci assicuriamo di coccolare le uova appena deposte. Le teniamo al caldo, in incubatoio, per 21 giorni di cui 3 in camera di schiusa, monitorando costantemente temperatura e umidità.

Ci pensa Madre Natura.

“Chi ben comincia è a metà dell’opera”, recita un famoso detto. Il primo passo, comune a tutte le filiere, è di fondamentale importanza. Lasciamo che sia la natura a guidare l’istinto degli animali. Non forziamo nulla, ci occupiamo soltanto di offrirgli l’ambiente ideale per la riproduzione, mantenendo livelli di temperatura, umidità e igiene sempre costanti.

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Liberi di pascolare.

I nostri bovini e suini nascono e vengono allevati biologicamente in Italia. Crescono liberi, seguendo il loro bioritmo naturale e un’alimentazione biologica con mangimi selezionati e formulati per offrire loro una dieta bilanciata, libera da OGM e sostanze chimiche non ammesse. 

Rigeneriamo la terra.

Ogni azione virtuosa ritorna. È il principio alla base della nostra visione circolare dell’intera filiera.

È per questo che partecipiamo al progetto ARCA (Agricoltura per la Rigenerazione Controllata dell’Ambiente), ideato da Bruno Garbini con Giovanni Fileni ed Enrico Loccioni, che si preoccupa di mettere in atto tecniche di agricoltura rigenerativa che consentono di preservare il terreno coltivato, mantenendone la fertilità e proteggendolo dal dissesto idrogeologico.
Operiamo ogni giorno per costruire filiere di eccellenza, diffondere buone pratiche sulla concimazione organica, la conservazione della biodiversità e per garantire al consumatore un prodotto sano e sostenibile. 

Impianti di trasformazione.

Gli impianti dedicati alla trasformazione dei prodotti avicoli, situati a Cingoli e Castelplanio (nelle Marche) e certificati IFS, UNI EN ISO 9001:2015 e UNI EN ISO 14001:2015, vengono ispezionati giornalmente secondo un piano di controllo per il rispetto degli standard previsti dalla legge.

Attrezzature e macchinari subiscono un frequente processo di pulizia e sanificazione per garantirne sempre la massima efficienza.

Fidati del nostro impegno. 

Nessun prodotto della filiera avicola convenzionale lascia l’azienda se non siamo assolutamente certi della sua qualità!

Tale sicurezza ce la danno i controlli in laboratorio che ciclicamente eseguiamo su tutti gli step di questa filiera: dal terreno, al mangime finito, fino al livello di nutrienti che i nostri prodotti apportano nella tua alimentazione.

La qualità che esigiamo richiede tantissima precisione che stimoli la creazione di standard elevati, spingendo l’intero settore a migliorarsi sempre, per un benessere condiviso.

Fuori dal guscio.

Una volta deposte, le uova vengono tenute in incubatoio per 21 giorni, di cui 3 in camera di schiusa. Anche in questa fase l’equilibrio tra igiene, temperatura e umidità è fondamentale perché l’embrione si sviluppi in modo corretto.

La tecnologia per crescere meglio.

Gli allevamenti convenzionali Fileni sono dislocati principalmente tra Centro Italia, Marche, Veneto, Emilia-Romagna e Puglia.

I polli vengono allevati a terra, in strutture modernissime, dotate di sistemi di abbattimento di odori e polveri, così che non arrechino fastidio alla popolazione vicina. Molti dei nostri allevamenti di proprietà, inoltre, sono provvisti di pannelli fotovoltaici per la produzione di energia elettrica.

Di pappa buona. 

Nutrire bene gli animali della nostra filiera convenzionale è la cosa più importante che possiamo fare per la loro salute e la tua.

Ci assicuriamo che seguano una dieta corretta e bilanciata, fatta di cereali, legumi, minerali e altri nutrienti. Per farlo, collaboriamo con veterinari che ne stabiliscono la varietà e le proporzioni e li produciamo direttamente nei nostri mangimifici, per essere certi che abbiano solo il meglio.

Questione d’istinto.

Senza il settore dei riproduttori la nostra filiera convenzionale non potrebbe esistere. Qui gli animali possono riprodursi seguendo il loro istinto naturale. Perciò dedichiamo la massima attenzione a questi ambienti, mantenendo livelli di temperatura, umidità e igiene sempre costanti. 

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