Bistecca contro insalata: è questa la sintesi della ricerca presentata all’International Conference on Emerging Infectious Diseases di Atlanta, negli Usa, che ha indagato le abitudini alimentari degli uomini e delle donne. La scoperta – non inaspettata – è che a tavola l’uomo e la donna sono molto diversi. Quali sono i motivi e le origini di queste differenze? Lo scopriamo insieme questo mese.
Dolce per lei, grigliata per lui
Nel menu di lui non possono mancare le carni, il pollame, il prosciutto e i surgelati, ma anche alcune verdure ricercate come asparagi e cavoletti di Bruxelles. Lei adora invece i dolci, la frutta – in particolare fragole, more, frutti di bosco e mele – la verdura (carote e pomodori), yogurt, frutta secca e anche hamburger freschi e pollo. Gli uomini preferiscono le grigliate con carni cotte al sangue, le donne invece sono attratte più dalle salse e mousse che le accompagnano. Qualche esempio? Tacchino in salsa di pompelmo, pollo in salsa di funghi, salsa di zucca. Condivise, invece, le ‘passioni’ per ostriche, gamberi e formaggi stagionati.
Una motivazione ‘fisica’
Queste predilezioni hanno delle basi psicologiche e fisiche. La forte attrazione della donna verso sapori dolci e piatti dalla consistenza morbida (come le mousse e le creme) è legata alla sfera dell’affettività, alla sua dimensione materna. La carne alla brace è invece l’emblema della forza e della passione, ma non è solo questo il motivo della preferenza: l’organismo maschile esige un numero maggiore di calorie (da 300 a 700 al giorno in più), e queste possono venire anche da grassi e carboidrati.
Perché invece le donne mangiano di meno?
Alcune ragioni delle differenze alimentari sono da ricercare anche nella teoria evoluzionistica. In tempi lontanissimi, mentre l’uomo imparava a cacciare e costruire ripari, la sua compagna aveva il compito di generare e allattare i figli. Proprio per questo ha sviluppato una maggior capacità di depositare più a lungo le scorte di preziosissime calorie. Nel corso del tempo, si sono quindi selezionate in modo naturale le donne con maggiore capacità di accumulo.