Un tempo le erbe spontanee erano una presenza costante nelle nostre tavole. Ogni regione infatti le utilizzava, a seconda delle proprie tradizioni, per insaporire minestroni e insalate e preparare stuzzicanti pietanze di carne e di verdura. Oggi, queste erbe ormai dimenticate, si sono riscoperte non solo per aromatizzare i cibi ma anche per i loro salutari benefici perchè, oltre ad essere gustose e saporite, possiedono delle proprietà depurative e stimolanti per l'organismo.
Perchè farne uso
Queste erbe, sono molto più che biologiche, sono spontanee. Germogliano nei campi, nelle estremità degli orti e tra i sassi dei sentieri. Sono erbe ricche di principi attivi e di sostanze nutrienti e sono preziose per ritrovare i vecchi sapori della natura selvatica. Vengono spesso utilizzate in cucina come spezie per rendere i cibi più appetitosi e, come sapevano bene i nostri antenati che le adoperavano anche come piante curative, contengono diversi elementi necessari alla salute, come vitamine e sali minerali.
Alcuni tipi
Fra le erbe spontanee quelle più comuni e facilmente utilizzabili in cucina sono: la pimpinella, con foglioline tenere dalle propietà astringenti e diuretiche; il tarassaco che, con le foglie più giovani servite sia crude che cotte, depura l'organismo, lo rifornisce di vitamine e rende la pelle più luminosa mentre i boccioli dei suoi fiori possono essere messi sotto aceto e poi assaggiati. La viola mammola, ha invece caratteristici fiori profumati color violetto porpora che vengono generalmente impiegati, appena sbocciati, per rendere le insalate più invitanti o per preparare gelati dal gusto particolare e infine l'ortica, ricca di vitamine, aminoacidi, proteine e sali minerali, va cucinata semplicemente come le verdure d'uso quotidiano.