Un valido consiglio per la salvaguardia ambientale è quello di acquistare sempre più cibi freschi, coltivati localmente e di stagione. Infatti un consumo maggiore di alimenti preparati in loco garantirebbe la scelta di prodotti non trattati, privi di additivi e meno costosi, sia per il consumatore che per l’ambiente, per la riduzione di trasporti e imballaggi.
Un menù ecologico
Gli esperti parlano chiaro: oggi le nostre tavole sono imbandite di specialità provenienti da paesi lontani di cui la carne argentina e il riso thailendese sono solo alcuni esempi. I cibi derivanti dall’estero e poi venduti nei nostri supermercati creano conseguenze significative per l’ambiente perchè, essendo sottoposti a trattamenti chimici inquinanti, generano il doppio delle emissioni di anidride carbonica (CO2 ) rispetto ai cibi coltivati localmente. Ecco perchè gli specialisti esortano a privilegiare i cibi di “filiera corta”, che collegano direttamente consumatori e produttori, subiscono processi chimici ridotti, hanno esigui costi di trasporto e di imballaggio e un minore dispendio di energia. Inoltre sarebbe opportuno abbandonare l’abitudine di cibarsi di tutto per tutto l’anno: i nutrizionisti, infatti, invitano a consumare soprattutto i prodotti stagionali, che oltre ad essere più ricchi di nutrienti e principi attivi rispetto a quelli coltivati artificialmente fuori stagione, hanno anche il pregio di arrecare un minore danno all’ambiente.
La dieta bio
Una dieta ricca di alimenti biologici è ideale per preservare la sussistenza dei terreni, perchè i cibi bio sfruttano in modo bilanciato le risorse e creano quantità inferiori di gas a effetto serra. L’agricoltura e l’allevamento biologico, infatti, sono più sostenibili per l’ambiente, perchè operando con processi naturali favoriscono la resistenza degli ecosistemi a condizioni climatiche difficoltose. In particolare, l’agricoltura bio è distaccata dai combustibili fossili e si serve di mezzi di produzione disponibili sul territorio mentre l’allevamento biologico riduce le emissioni di CO2 a favore del tipo di dieta dei capi di bestiame e del loro esiguo numero per ettaro.
I bravi consumatori
Per dare un giusto equilibrio al rapporto tra cibo e ambiente occorrono scelte individuali consapevoli: come preferire prodotti semplici e freschi perchè sono più ecologici, subiscono meno lavorazioni e creano quantità inferiori di gas a effetto serra e scegliere principalmente prodotti tipici del nostro mercato, caratteristici della zona, perchè non necessitano di lunghe distribuzioni logistiche e sono ideali per ridurre le emissioni di anidride carbonica.