Complice il freddo clima invernale, questa volta partiamo alla scoperta di una cucina calda, sostanziosa e molto appetitosa! Dopo le ricette marchigiane e le prelibatezze toscane, lasciati accompagnare nel mondo della cultura culinaria piemontese.
Tartufo, formaggi e nocciole: le specialità piemontesi
La geografia piemontese è ricca di laghi, risaie, montagne e colline, e questo consente la coltivazione di un’ampia varietà di ingredienti dai sapori delicati e originali. Oltre ad essere la patria delle nocciole, il Piemonte è conosciuto per tante specialità tipiche strettamente legate ai vari territori. Come non ricordare ad esempio Alba, famosissima per il suo tartufo bianco? Ma non solo! Abbiamo anche castagne, polenta e zuppe di legumi, protagoniste della cucina d’alta quota, e anche numerosi formaggi, tra cui il delizioso gorgonzola.
Le origini della cucina piemontese
La tradizione culinaria di questa regione ha una duplice origine: infatti le ricette si possono suddividere in quelle originate dalla tradizione nobile della corte dei Savoia, influenzate a loro volta dalla cucina francese, e quelle nate dalle tradizioni contadine. Le tantissime fattorie presenti sin dall’antichità già in passato festeggiavano ricorrenze come il travaso del vino con immancabili e sostanziosi piatti come la bagna cauda e un bel piatto di polenta. Questi due caratteri hanno creato nel corso del tempo una proposta variegata e sfiziosa.
Le ricette più sfiziose
Come ti abbiamo già anticipato, la cucina piemontese è ricca di piatti tipici: alcuni sono elaborati e prestigiosi, come gli arrosti, il brasato, il vitello tonnato e i fritti misti di carne. Altri sono più popolari, come la bagna cauda (piatto a base di aglio, olio e acciughe), la panissa (risotto con fagioli, cipolla, lardo e salame), le numerose polente e le variegate zuppe. Merita una citazione, lo speciale Pollo Albese, un petto di pollo condito con olio, limone, parmigiano e tartufo bianco, ovviamente proveniente da Alba!