E’ una delle piante aromatiche più preziose in cucina. Il suo sapore si apprezza tutto l’anno, ma è d’estate, quando è la sua stagione, che il basilico sa sprigionare il suo profumo fragrante e il gusto inconfondibile nelle infinità di piatti in cui può essere utilizzato. Le foglie più aromatiche si raccolgono poco prima la fioritura e sono così pronte per dare sapore alle più svariate preparazioni gastronomiche.
Il basilico offre al palato le sfumature di ogni varietà. Quelle comunemente usate sono due: il basilico genovese, tipico della Liguria, che cresce ed è il più usato in tutta Italia, ideale oltre che nel pesto anche nei sughi; quello napoletano a foglia di lattuga larga e spessa, che è indicato per verdure, uova e carni bianche. Altre tipologire sono il basilico greco dalle foglie piccolissime e un profumo intenso, un pò piccante, che si abbina bene al riso; l’ ohre di origine francese, di colore scuro, perfetto con le ricette a base di pomodoro e nelle salse; il piperitum sempre proveniente dalla Francia, con un gradevole retrogusto di menta, ottimo con le uova. Esistono infine varietà a foglie colorate: il basilico osmin a foglie rosse dentellate, si gusta con le verdure alla griglia, ed il dark opal con foglie sfumate dal verde al vinaccia, per profumare zuppe e insalate di verdura.
Del basilico si utilizzano le foglie fresche, essiccate o sott’olio. Quelle fresche si usano intere o a pezzetti e grazie al loro fresco sapore sono adatte a piatti a base di uova, come frittate e uova strapazzate; sono eccellenti con il pesce e con verdure come melanzane, zucchine, peperoni e pomodori. Le foglie essiccate sono più amarognole e si possono usare per la preparazione di sughi, stufati, e minestre. Un consiglio è quello di aggiungere il basilico alle pietanze all’ultimo momento, prima di servirle, poiché questa erba aromatica tende a perdere il suo prezioso sapore. E’ anche per questo motivo che, per l’uso sia cotto che crudo, la regola è di non tagliare il basilico con lame metalliche, ma di spezzettarle con le dita.