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Idee per una cena diversa: street food a casa

Che cosa accomuna un giovane universitario intento a mordere un kebab, un impiegato in pausa pranzo che “lotta” con la mozzarella di una margherita e una signora dallo spiccato accento ragusano che esclama: “Due arancine!” al commesso della rosticceria di paese?

Sono tutti legati dal filo rosso conduttore dello Street Food, ovvero tutti quegli alimenti che possono essere consumati per strada in maniera rapida e informale.
Presente nella dieta quotidiana di 2.5 miliardi di persone ogni giorno, il cibo da strada è, oltre che una scelta, anche una tendenza. Tutta da scoprire insieme.

Street Food all’italiana. Dall’intramontabile chiosco di hot dog della “Grande Mela” al croccante Fish and Chips londinese, fino agli esotici spiedini cinesi che fanno da padroni nella via degli snack Wangfujing di Pechino, lo Street Food è presente in tutto il mondo.
Anche l’Italia offre una notevole varietà di pietanze “da strada”, spesso esportate anche all’estero. Tra i piatti più famosi e conosciuti ci sono i Supplì romani e gli Arancini siciliani con il ragù di carne o con mozzarella e prosciutto.
Spostandosi sulla costa adriatica è impossibile non imbattersi nell’aroma della Piadina Romagnola che, secondo tradizione, è stata la prima pietanza mangiata da Enea e i suoi compagni una volta sbarcati sulle coste italiche. Senza dimenticare la Crescia di Urbino e le Olive all’Ascolana, comparse per la prima volta verso la fine del 1800 sulla tavola dei nobili ascolani.

La regina del cibo da strada italiano. Il vero baluardo gastronomico del cibo da strada “Made in Italy” è sicuramente la pizza Margherita, che incarna i profumi e i sapori tipici del belpaese.
La Margherita è frutto di un matrimonio storico avvenuto a Napoli nel 1889: i coniugi Esposito, una coppia di pizzaioli campani, per onorare la regina Margherita moglie di Umberto I unirono pomodoro, mozzarella e basilico conferendo alla pizza il tradizionale tricolore patriottico.
Da quel giorno sono state create numerose varianti  per  gusto e dimensioni, a volte talmente fantasiose da essere citate nel libro dei Guinnes World Record, come nel caso del pizzaiolo argentino Esteban Rodrigo Pecho che ha realizzato la pizza Margherita più lunga di sempre: 11 metri di bontà.

Una cena creativa: Street Food a domicilio. Veloce da cucinare e ricco di possibilità, lo Street Food è la risposta che cerchi per dar vita a una cena informale e creativa con amici o parenti.
Per un aperitivo da leccarsi i baffi, oltre a un po’ di pizza o focaccia tagliata a spicchi, puoi preparare del buon Fritto misto all’italiana abbinato a deliziose Crocchette di pollo, che strizzano l’occhio alla cucina a stelle a strisce.
Alla gustosa croccantezza di un buon fritto puoi aggiungere la rivisitazione italiana dei Ravioli di pollo cinesi e finire con delle deliziose Fajitas accompagnate da irresistibili tortillas.

Dolci da strada. Anche il dolce recita un ruolo da protagonista nel mondo dello Street Food.
Tra i numerosi manicaretti che addolciscono le nostre strade, uno spazio particolare va alle Crepes, un piatto gustoso e veloce da preparare: basta scaldare in padella una pastella ottenuta con uova, farina, vanillina, latte, zucchero e un pizzico di sale. Et voilà, crepes dolci che aspettano solo di essere divorate.
Per i più esigenti in cerca un gusto più deciso e sofisticato, la cucina napoletana offre il Babà. In questo caso la preparazione è più elaborata: bisogna impastare farina, lievito di birra e acqua; una volta che l’impasto è lievitato bisogna unire uova, zucchero e solo in un secondo momento la bagna, composta da rum, acqua, scorza di limone e arancia. Il risultato è assicurato.

Idee per hamburger fatti in casa

Prendi il panino più amato del mondo, scegli i tuoi condimenti preferiti e aggiungi un pizzico di fantasia. Il risultato? Una cena sana, originale e, soprattutto, veloce da preparare.

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Informazioni comparative:

50% di grassi in meno rispetto alla media del mercato cotolette classiche (Fonte: Nielsen, anno terminante Settembre 2023). La media dei grassi è calcolata sulla somma dei prodotti che rappresentano il 70% delle vendite a valore del mercato cotolette panate cotte (Fonte Nielsen, AT Settembre 2023, Perimetro: Iper + Super + Libero Servizio). Il valore di riferimento della media del mercato è stato ottenuto considerando tutti i prodotti appartenenti al segmento delle cotolette panate cotte, rappresentato dai seguenti marchi:

  • AIA [cotolette classiche (2), viennese, sottilissime (2), milanese, bigger, filetti];
  • AMADORI [cotolette classiche (3), gran burger, cotoletta sottile, gran filetto qualità 10+, cotoletta croccante];
  • FILENI [cotolette classiche, suprema];
  • MARTINI [cotolette classiche (2)];
  • DEL CAMPO [cotolette classiche].

Siamo attenti ai dettagli.

A Cingoli e Castelplanio, nelle Marche, si trovano gli impianti Fileni – certificati IFS, UNI EN ISO 9001:2015 e UNI EN ISO 14001:2015 – in cui avviene la trasformazione dei prodotti.
Ogni giorno, nel rispetto degli standard di legge, strutture e macchinari vengono ispezionati e sanificati perché siano sempre efficienti. Inoltre, la trasformazione dei prodotti della filiera biologica avviene in giorni e orari rigidamente stabiliti per evitare qualsiasi tipo di contaminazione.

Ci impegniamo per assicurarti il massimo.

Puoi fidarti della qualità dei nostri prodotti biologici perché li controlliamo scrupolosamente prima che lascino l’azienda. Monitoriamo e testiamo tutti gli step della filiera biologica. Controlliamo persino che nel terreno su cui coltiviamo i nostri mangimi non ci siano tracce di pesticidi, né di altre sostanze non ammesse. Lo facciamo per assicurarti la qualità migliore e perché è quello in cui crediamo.

Crescere nel verde.

Gli allevamenti biologici Fileni sono immersi nel verde. Per evitare che spezzino bruscamente il paesaggio naturale che hanno intorno, abbiamo circondato i capannoni di piante e alberi, tra i quali gli animali sono liberi di razzolare, scegliendo quando vivere all’aperto e quando ripararsi dal sole o dalle intemperie all’interno delle strutture.

Queste ultime sono dotate della tecnologia più all’avanguardia, così da abbattere polveri e odori senza intaccare la quotidianità della popolazione vicina. In molti casi, grazie all’utilizzo di pannelli fotovoltaici, riescono anche a produrre energia elettrica in maniera pulita ed efficiente.

Dal campo alla mangiatoia. 

Grano, mais, soia, favino e pisello proteico sono le materie prime che compongono i mangimi biologici che vengono prodotti nel nostro mangimificio di Jesi, in provincia di Ancona. Un mix di legumi e cereali, coltivati biologicamente, che sono alla base di un’alimentazione sana e bilanciata per tutti i polli e i tacchini della nostra filiera biologica.

Ma il nostro impegno in agricoltura va oltre, nella convinzione che ogni azione virtuosa ritorni. Ecco perché partecipiamo in via sperimentale – come co-fondatori – al progetto ARCA (Agricoltura per la Rigenerazione Controllata dell’Ambiente), ideato da Bruno Garbini con Giovanni Fileni ed Enrico Loccioni, che si preoccupa di mettere in atto tecniche di agricoltura rigenerativa per preservare il terreno coltivato, mantenendone la fertilità e proteggendolo dal dissesto idrogeologico.

Il primo passo nel mondo Fileni.

Perché l’embrione si sviluppi nel modo corretto, ci assicuriamo di coccolare le uova appena deposte. Le teniamo al caldo, in incubatoio, per 21 giorni di cui 3 in camera di schiusa, monitorando costantemente temperatura e umidità.

Ci pensa Madre Natura.

“Chi ben comincia è a metà dell’opera”, recita un famoso detto. Il primo passo, comune a tutte le filiere, è di fondamentale importanza. Lasciamo che sia la natura a guidare l’istinto degli animali. Non forziamo nulla, ci occupiamo soltanto di offrirgli l’ambiente ideale per la riproduzione, mantenendo livelli di temperatura, umidità e igiene sempre costanti.

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Liberi di pascolare.

I nostri bovini e suini nascono e vengono allevati biologicamente in Italia. Crescono liberi, seguendo il loro bioritmo naturale e un’alimentazione biologica con mangimi selezionati e formulati per offrire loro una dieta bilanciata, libera da OGM e sostanze chimiche non ammesse. 

Rigeneriamo la terra.

Ogni azione virtuosa ritorna. È il principio alla base della nostra visione circolare dell’intera filiera.

È per questo che partecipiamo al progetto ARCA (Agricoltura per la Rigenerazione Controllata dell’Ambiente), ideato da Bruno Garbini con Giovanni Fileni ed Enrico Loccioni, che si preoccupa di mettere in atto tecniche di agricoltura rigenerativa che consentono di preservare il terreno coltivato, mantenendone la fertilità e proteggendolo dal dissesto idrogeologico.
Operiamo ogni giorno per costruire filiere di eccellenza, diffondere buone pratiche sulla concimazione organica, la conservazione della biodiversità e per garantire al consumatore un prodotto sano e sostenibile. 

Impianti di trasformazione.

Gli impianti dedicati alla trasformazione dei prodotti avicoli, situati a Cingoli e Castelplanio (nelle Marche) e certificati IFS, UNI EN ISO 9001:2015 e UNI EN ISO 14001:2015, vengono ispezionati giornalmente secondo un piano di controllo per il rispetto degli standard previsti dalla legge.

Attrezzature e macchinari subiscono un frequente processo di pulizia e sanificazione per garantirne sempre la massima efficienza.

Fidati del nostro impegno. 

Nessun prodotto della filiera avicola convenzionale lascia l’azienda se non siamo assolutamente certi della sua qualità!

Tale sicurezza ce la danno i controlli in laboratorio che ciclicamente eseguiamo su tutti gli step di questa filiera: dal terreno, al mangime finito, fino al livello di nutrienti che i nostri prodotti apportano nella tua alimentazione.

La qualità che esigiamo richiede tantissima precisione che stimoli la creazione di standard elevati, spingendo l’intero settore a migliorarsi sempre, per un benessere condiviso.

Fuori dal guscio.

Una volta deposte, le uova vengono tenute in incubatoio per 21 giorni, di cui 3 in camera di schiusa. Anche in questa fase l’equilibrio tra igiene, temperatura e umidità è fondamentale perché l’embrione si sviluppi in modo corretto.

La tecnologia per crescere meglio.

Gli allevamenti convenzionali Fileni sono dislocati principalmente tra Centro Italia, Marche, Veneto, Emilia-Romagna e Puglia.

I polli vengono allevati a terra, in strutture modernissime, dotate di sistemi di abbattimento di odori e polveri, così che non arrechino fastidio alla popolazione vicina. Molti dei nostri allevamenti di proprietà, inoltre, sono provvisti di pannelli fotovoltaici per la produzione di energia elettrica.

Di pappa buona. 

Nutrire bene gli animali della nostra filiera convenzionale è la cosa più importante che possiamo fare per la loro salute e la tua.

Ci assicuriamo che seguano una dieta corretta e bilanciata, fatta di cereali, legumi, minerali e altri nutrienti. Per farlo, collaboriamo con veterinari che ne stabiliscono la varietà e le proporzioni e li produciamo direttamente nei nostri mangimifici, per essere certi che abbiano solo il meglio.

Questione d’istinto.

Senza il settore dei riproduttori la nostra filiera convenzionale non potrebbe esistere. Qui gli animali possono riprodursi seguendo il loro istinto naturale. Perciò dedichiamo la massima attenzione a questi ambienti, mantenendo livelli di temperatura, umidità e igiene sempre costanti. 

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