Il cuore dell’Italia è fatto di profumi delicati, aromi unici, ingredienti genuini. Che nel corso dei secoli sono rimasti quasi immutati: frutto dell’eredità e dell’amore di un popolo di contadini, allevatori, vignaioli, casari e olivicoltori che hanno fatto delle vecchie maniere e delle ricette di famiglia un sapere (e un sapore) inconfondibile. Le Marche – unica regione italiana non a caso declinata al plurale – si snodano collina dopo collina portando con sé oltre 150 prodotti tipici tradizionali: come formaggi, salumi, vini e distillati, condimenti, pasta fresca e prodotti di pasticceria. Nella regione della pluralità, ovviamente, c’è di tutto, e tutto all’insegna della bontà.
La qualità è nelle Marche
Sebbene siano solo sei i prodotti riconosciuti Dop, il prosciutto di Carpegna, la caciotta di Urbino, il formaggio di fossa di Sogliano, l’olio di Cartoceto, l’oliva ascolana e i salamini italiani alla cacciatora, le Marche vantano prelibatezze uniche di ogni genere: c’è il ciauscolo, una specie di salame – ma guai a dirlo a un marchigiano – morbido e spalmabile, che vanta tra i principali luoghi di produzione il comune di Visso; c’è il pane di Chiaserna, prodotto tipico del comune di Cantiano, in provincia di Pesaro – Urbino, preparato con lievito madre e fatto fermentare con tempi molto lunghi, senza additivi e conservanti. C’è il tartufo, bianco e nero, che vede le Marche come secondo produttore italiano dopo il Piemonte: interessate soprattutto le cittadine di Acqualagna e Sant’Angelo in Vado, nel pesarese, e l’area montana dei Sibillini al sud. E c’è il vino, con cui accompagnare tutte queste bontà: ben 15 vini DOC, dal Verdicchio (bianco) ai rossi Sangiovese e Montepulciano, passando per Rosso Piceno; Falerio DOC con vitigni come Passerina e Pecorino e vini spumanti come la Vernaccia di Serrapetrona.
Prodotti biologici sempre più diffusi
In una regione legata alla tradizione, ai buoni sapori e allo star bene a tavola le coltivazioni biologiche hanno (ri)trovato terreno fertile. Le Marche sono uno dei territori italiani che più si battono e stanno adottando produzioni biologiche: ne sono interessate la produzione di pasta, conserve e marmellate, vino, birra e carni, naturalmente. Non solo carne bovina, come la celebre bovina Marchigiana, ma anche tanti animali di bassa corte: l’allevamento avicolo qui è di casa da generazioni e ci sono prodotti tradizionali come il Cappone rustico, il Gallo ruspante, per il quale è stato richiesto la protezione comunitaria come Specialità tradizionale garantita, e il tacchino bronzato, la cui alimentazione si basa solo sui cereali.
Dolci da leccarsi i baffi
Un ultimo appunto rimane da fare per i dolci: in quanto a prodotti di pasticceria e biscotti le Marche hanno molto da dire. Dai biscotti di mosto, che vengono prodotti in tutta la regione agli anicetti, a base di semi di anice. Ci sono poi i dolci legati a particolari occasioni, come le sfrappe carnevalesche o il torrone di fichi nell’ascolano. E per finire, un ultimo morso va assolutamente dato alla cicerchiata: un impasto di farina, uova, burro e mistrà, il tipico liquore delle province di Macerata e Ascoli.