Ci sono alcuni pratici consigli che si possono seguire per garantire una corretta conservazione della carne, prima di cucinarla e consumarla. In generale le carni fresche non vanno mai tenute a temperatura ambiente. A questo punto è importante stabilire una distinzione tra carni bianche e rosse, perchè vanno conservate in maniera leggermente diversa. In generale si può affermare che entrambe possono essere congelate e surgelate, ma le carni bianche sono più delicate e necessitano di maggiore attenzione a livello di conservazione in frigorifero. Questo è un metodo importante per mantenere sicuri gli alimenti; infatti la bassa temperatura aiuta a mantenerli freschi, a rallentare la crescita dei microrganismi più dannosi e allo stesso tempo a non modificarne le caratteristiche.
Le carni di pollo, tacchino, coniglio e gli altri prodotti dell’allevamento avicunicolo, dopo l’acquisto, devono essere conservati in casa cercando di non interrompere la catena del freddo. Se pensate di consumarli entro poco tempo dalla data dell’acquisto, si possono tranquillamente mantenere a temperatura di refrigerazione, sistemandoli nei ripiani più freddi. La temperatura, infatti, non è costante in ogni parte del frigorifero. Il punto più freddo è la mensola più bassa, sopra il cassetto per le verdure (+2°C). Le carni bianche potete conservarle in frigorifero per un paio di giorni, anche già cucinate, senza che si deteriorino. Per chi ha poco tempo per cucinare, invece, i tempi tra l’acquisto e il consumo sono più lunghi. In questo caso potete ricorrere al congelamento, avendo l’accortezza di riporle sempre nei comparti più freddi del freezer. Vi consigliamo di consumare le carni bianche entro un paio di mesi dal momento in cui le avete inserite nel congelatore, per evitare che la prolungata permanenza del prodotto causi la perdita delle principali sostanze nutritive. Inoltre lo scongelamento deve essere eseguito lentamente, evitando di scongelare gli alimenti a temperatura ambiente o sotto l’acqua corrente, e le carni vanno consumate entro le 10/12 ore.
Una delle caratteristiche del frigo è quella di rallentare lo sviluppo dei microbi, in modo tanto più efficace, quanto più rapido ed omogeneo è il raffreddamento. Per avere degli ottimi risultati è quindi necessario seguire alcune regole igeniche: non riempire il frigo per non alzare troppo al temperatura; mantenere una buona circolazione dell’aria, disponendo gli alimenti in modo che non stiano a contatto tra loro o con le pareti della cella; pulire il frigo frequentemente e asciugarlo dopo la pulizia; effettuare periodicamente la sbrinatura; regolare il termostato del frigo su una temperatura più fredda in estate. La temperatura giusta per un frigorifero è di +5°C nella mensola centrale. Particolarmente delicata è la fase di conservazione in frigorifero delle carni nella stagione estiva: in questo caso occorre che la distanza che intercorre tra il negozio e l’arrivo in casa sia percorsa il più velocemente possibile. Un ultimo accorgimento è quello di tenere gli alimenti crudi separati da quelli cotti, in quanto possono essere veicolo di contaminazione crociata, ovvero ricontaminare i prodotti già bonificati termicamente.