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Cinque consigli per un’insalata perfetta e gustosa

Amanti di lattuga, canaste, lattughino, lollo, radicchio, pesciatina, salanova, pasqualina, iceberg, trentina (vi bastano?), sappiate questo: l’insalata non è fatta di sola “insalata”. Sì, perché se comunemente definiamo così il piatto di lattuga che consumiamo velocemente durante i pasti, in realtà questo dovrebbe essere solo uno dei vari ingredienti che compongono la vera insalata: un gustoso e invitante mix di ingredienti per un pasto sano, nutriente e gustoso (e scusate se vi sembra poco!). Per questo, ecco alcuni saggi suggerimenti per regalarvi un’insalata perfetta e gustosa, da leggere con molta attenzione.

Qualità, prima di tutto

Lasciate ogni speranza, o voi che aprite il frigorifero. Se state pensando di utilizzare il lattughino in busta che giace da tre giorni in frigo, cambiate idea: per un’insalata degna di tal nome, ci vogliono ingredienti gustosi e freschi, di prima mano (meglio ancora se biologici). Utilizzate solo frutta e verdura di stagione e fate attenzione agli abbinamenti con altri ingredienti. E sì, perché anche l’ordine con il quale vengono mescolati fa la differenza: prima unite gli alimenti più consistenti e lasciate da parte le foglie più tenere e delicate, da aggiungere solo all’ultimo momento.

Varietà, e passa la paura

L’insalata verde è un po’ triste. Vero, verissimo: aggiungete quindi altri ingredienti, facendo però la dovuta attenzione. Troppa varietà non è positiva e la vostra insalata gustosa potrebbe rivelarsi troppo calorica: inserite più tipi di verdure, per beneficiare di più sostanze antiossidanti, e date spazio ai colori, come il viola del cavolo rosso o delle barbabietole; il rosso dei pomodori e dei ravanelli; il giallo dei peperoni e il bianco del daikon o della cipolla. Aggiungete anche un po’ di frutta: mirtilli e melograno per dare colore e sapore, ma anche della frutta secca. E per non farvi mancare nulla, anche una dose di proteine (senza esagerare): potete mettere uova, pollo, formaggio, ma anche legumi, tonno e acciughe e mozzarella.

Condimento, solo quello giusto

Ogni ingrediente e anche ogni foglia ha un suo gusto e merita la giusta attenzione e il giusto condimento. Le insalate amare, come radicchi e indivie, e quelle piccanti, come rucola e crescione, hanno bisogno di una nota zuccherina ad esempio. Non limitatevi però solo all’uso di olio, aceto e sale, ma sbizzarritevi con una grattugiata di scorza di agrumi o aggiungendo vinaigrette e citronnette, salse alle erbe, salsa di soia o miele. E se pensate che l’insalata poco condita faccia bene, ricredetevi: i grassi buoni, come quelli dell’olio extra-vergine di oliva, aiutano l’organismo ad assorbire vitamine e antiossidanti liposolubili. Ah, altro consiglio utile da ricordare, se già non lo conoscete: l’insalata va condita al momento, mai prima, per evitare che i liquidi facciamo appassire le foglie di insalata.

Creatività, non sbaglierete mai

La cucina è passione, voglia di esplorare nuovi confini e dare sfogo alla propria creatività. Questo vale sia per i piatti più complessi sia per un’insalata. Quindi provate nuove combinazioni, nuovi accostamenti di sapori, aggiungete e togliete ingredienti, senza esagerare. E se proprio non avete idee, qui, qui e qui eccone alcune delle nostre.

Ottimismo, ne vale la pena

Questo è l’ingrediente fondamentale per gustarsi un’insalata perfetta. Mangiare di fretta, di cattivo umore, con troppi pensieri, ci impedisce di goderci quello che potrebbe essere un pasto nutriente e felice. Per cui la prossima volta che preparate un’insalata degna di nota, fugate ogni pensiero e fate un sorriso prima di mangiarla. Ne vale la pena!

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Informazioni comparative:

50% di grassi in meno rispetto alla media del mercato cotolette classiche (Fonte: Nielsen, anno terminante Settembre 2023). La media dei grassi è calcolata sulla somma dei prodotti che rappresentano il 70% delle vendite a valore del mercato cotolette panate cotte (Fonte Nielsen, AT Settembre 2023, Perimetro: Iper + Super + Libero Servizio). Il valore di riferimento della media del mercato è stato ottenuto considerando tutti i prodotti appartenenti al segmento delle cotolette panate cotte, rappresentato dai seguenti marchi:

  • AIA [cotolette classiche (2), viennese, sottilissime (2), milanese, bigger, filetti];
  • AMADORI [cotolette classiche (3), gran burger, cotoletta sottile, gran filetto qualità 10+, cotoletta croccante];
  • FILENI [cotolette classiche, suprema];
  • MARTINI [cotolette classiche (2)];
  • DEL CAMPO [cotolette classiche].

Siamo attenti ai dettagli.

A Cingoli e Castelplanio, nelle Marche, si trovano gli impianti Fileni – certificati IFS, UNI EN ISO 9001:2015 e UNI EN ISO 14001:2015 – in cui avviene la trasformazione dei prodotti.
Ogni giorno, nel rispetto degli standard di legge, strutture e macchinari vengono ispezionati e sanificati perché siano sempre efficienti. Inoltre, la trasformazione dei prodotti della filiera biologica avviene in giorni e orari rigidamente stabiliti per evitare qualsiasi tipo di contaminazione.

Ci impegniamo per assicurarti il massimo.

Puoi fidarti della qualità dei nostri prodotti biologici perché li controlliamo scrupolosamente prima che lascino l’azienda. Monitoriamo e testiamo tutti gli step della filiera biologica. Controlliamo persino che nel terreno su cui coltiviamo i nostri mangimi non ci siano tracce di pesticidi, né di altre sostanze non ammesse. Lo facciamo per assicurarti la qualità migliore e perché è quello in cui crediamo.

Crescere nel verde.

Gli allevamenti biologici Fileni sono immersi nel verde. Per evitare che spezzino bruscamente il paesaggio naturale che hanno intorno, abbiamo circondato i capannoni di piante e alberi, tra i quali gli animali sono liberi di razzolare, scegliendo quando vivere all’aperto e quando ripararsi dal sole o dalle intemperie all’interno delle strutture.

Queste ultime sono dotate della tecnologia più all’avanguardia, così da abbattere polveri e odori senza intaccare la quotidianità della popolazione vicina. In molti casi, grazie all’utilizzo di pannelli fotovoltaici, riescono anche a produrre energia elettrica in maniera pulita ed efficiente.

Dal campo alla mangiatoia. 

Grano, mais, soia, favino e pisello proteico sono le materie prime che compongono i mangimi biologici che vengono prodotti nel nostro mangimificio di Jesi, in provincia di Ancona. Un mix di legumi e cereali, coltivati biologicamente, che sono alla base di un’alimentazione sana e bilanciata per tutti i polli e i tacchini della nostra filiera biologica.

Ma il nostro impegno in agricoltura va oltre, nella convinzione che ogni azione virtuosa ritorni. Ecco perché partecipiamo in via sperimentale – come co-fondatori – al progetto ARCA (Agricoltura per la Rigenerazione Controllata dell’Ambiente), ideato da Bruno Garbini con Giovanni Fileni ed Enrico Loccioni, che si preoccupa di mettere in atto tecniche di agricoltura rigenerativa per preservare il terreno coltivato, mantenendone la fertilità e proteggendolo dal dissesto idrogeologico.

Il primo passo nel mondo Fileni.

Perché l’embrione si sviluppi nel modo corretto, ci assicuriamo di coccolare le uova appena deposte. Le teniamo al caldo, in incubatoio, per 21 giorni di cui 3 in camera di schiusa, monitorando costantemente temperatura e umidità.

Ci pensa Madre Natura.

“Chi ben comincia è a metà dell’opera”, recita un famoso detto. Il primo passo, comune a tutte le filiere, è di fondamentale importanza. Lasciamo che sia la natura a guidare l’istinto degli animali. Non forziamo nulla, ci occupiamo soltanto di offrirgli l’ambiente ideale per la riproduzione, mantenendo livelli di temperatura, umidità e igiene sempre costanti.

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Liberi di pascolare.

I nostri bovini e suini nascono e vengono allevati biologicamente in Italia. Crescono liberi, seguendo il loro bioritmo naturale e un’alimentazione biologica con mangimi selezionati e formulati per offrire loro una dieta bilanciata, libera da OGM e sostanze chimiche non ammesse. 

Rigeneriamo la terra.

Ogni azione virtuosa ritorna. È il principio alla base della nostra visione circolare dell’intera filiera.

È per questo che partecipiamo al progetto ARCA (Agricoltura per la Rigenerazione Controllata dell’Ambiente), ideato da Bruno Garbini con Giovanni Fileni ed Enrico Loccioni, che si preoccupa di mettere in atto tecniche di agricoltura rigenerativa che consentono di preservare il terreno coltivato, mantenendone la fertilità e proteggendolo dal dissesto idrogeologico.
Operiamo ogni giorno per costruire filiere di eccellenza, diffondere buone pratiche sulla concimazione organica, la conservazione della biodiversità e per garantire al consumatore un prodotto sano e sostenibile. 

Impianti di trasformazione.

Gli impianti dedicati alla trasformazione dei prodotti avicoli, situati a Cingoli e Castelplanio (nelle Marche) e certificati IFS, UNI EN ISO 9001:2015 e UNI EN ISO 14001:2015, vengono ispezionati giornalmente secondo un piano di controllo per il rispetto degli standard previsti dalla legge.

Attrezzature e macchinari subiscono un frequente processo di pulizia e sanificazione per garantirne sempre la massima efficienza.

Fidati del nostro impegno. 

Nessun prodotto della filiera avicola convenzionale lascia l’azienda se non siamo assolutamente certi della sua qualità!

Tale sicurezza ce la danno i controlli in laboratorio che ciclicamente eseguiamo su tutti gli step di questa filiera: dal terreno, al mangime finito, fino al livello di nutrienti che i nostri prodotti apportano nella tua alimentazione.

La qualità che esigiamo richiede tantissima precisione che stimoli la creazione di standard elevati, spingendo l’intero settore a migliorarsi sempre, per un benessere condiviso.

Fuori dal guscio.

Una volta deposte, le uova vengono tenute in incubatoio per 21 giorni, di cui 3 in camera di schiusa. Anche in questa fase l’equilibrio tra igiene, temperatura e umidità è fondamentale perché l’embrione si sviluppi in modo corretto.

La tecnologia per crescere meglio.

Gli allevamenti convenzionali Fileni sono dislocati principalmente tra Centro Italia, Marche, Veneto, Emilia-Romagna e Puglia.

I polli vengono allevati a terra, in strutture modernissime, dotate di sistemi di abbattimento di odori e polveri, così che non arrechino fastidio alla popolazione vicina. Molti dei nostri allevamenti di proprietà, inoltre, sono provvisti di pannelli fotovoltaici per la produzione di energia elettrica.

Di pappa buona. 

Nutrire bene gli animali della nostra filiera convenzionale è la cosa più importante che possiamo fare per la loro salute e la tua.

Ci assicuriamo che seguano una dieta corretta e bilanciata, fatta di cereali, legumi, minerali e altri nutrienti. Per farlo, collaboriamo con veterinari che ne stabiliscono la varietà e le proporzioni e li produciamo direttamente nei nostri mangimifici, per essere certi che abbiano solo il meglio.

Questione d’istinto.

Senza il settore dei riproduttori la nostra filiera convenzionale non potrebbe esistere. Qui gli animali possono riprodursi seguendo il loro istinto naturale. Perciò dedichiamo la massima attenzione a questi ambienti, mantenendo livelli di temperatura, umidità e igiene sempre costanti. 

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