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Happy Dinner: come organizzare una cena anni ’50

Sunday, Monday, Happy Days. Tuesday, Wednesday, Happy Days. Poi arriva il weekend ed è il momento di fare festa davvero. Perché non organizzare una favolosa cena anni ’50 e concludere la serata cantando a squarciagola “You’re the One That I Want“? Dal menu ai vestiti, scopriamo insieme cosa ti serve per portare in casa suoni e sapori dell’America di un tempo.

Gli anni ’50, veri e propri Happy Days

La guerra era finita da poco e il futuro si prospettava radioso. Parte un periodo di rinascita, ricostruzioni e benessere ritrovato. Per questo gli anni ’50 rappresentano da sempre un periodo allegro e ricco di speranza. Non a caso, a distanza di oltre mezzo secolo sono ancora il decennio più festeggiato e celebrato nel mondo.

Anche nelle nostre Marche, più precisamente a Senigallia, ogni anno il Summer Jambooree (Festival dedicato alla musica e alla cultura di quel tempo) attrae milioni di persone da tutto il mondo, tutte pronte a sfidarsi a colpi di Boogie Woogie e a gustare buonissimi Hamburger e Hot Dog.

A cena con Fonzie

Per salutare una lunga settimana, per rinnovare la classica cena con gli amici o per non dover aspettare carnevale per travestirsi: organizzare una cena a tema anni ’50 è un fantastico modo per arricchire il weekend.

Prima regola: ricordarsi che l’abito fa il monaco. Ecco quindi che brillantina, jeans, t-shirt bianca e giubbino di pelle sono d’obbligo per lui, mentre gonne a ruota, camicette a scacchi e rossetto da pin up sono gli elementi essenziali per lei. Che poi vestirsi da Olivia Newton John e John Travolta è davvero molto semplice: o si attinge dal baule di nonna o mamma oppure si fa incetta di vestiti e accessori nel più vicino negozietto vintage.

Poi occorre abbigliare la tavola: in questo periodo il clima austero venne abbandonato a favore di look bon ton fatto di fantasie floreali e delicate sfumature pastello. Quindi trasformare la casa in un confetto è sicuramente una delle idee per rivivere l’atmosfera degli anni ’50.
Ma puoi anche optare per fantasie optical abbinate a colori pop. Un esempio? Tovaglia a righe bianche e nere, piatti rossi, posate argento e bicchieri colorati rigorosamente grandi.

Pane, pollo e Rock’n’Roll

Per una cena anni ’50 che si rispetti occorre puntare su una serie di peccaminose ricette born in the USA. Ovviamente rigorosamente home-made.
Si parte dall’antipasto, che deve essere sfizioso e simpatico. Cipolle fritte, crocchette di pollo e teneri bastoncini inseriti in un contenitore grande e colorato (come quelli usati per i pop corn) stupiranno da subito i commensali.
Poi si passa ai due protagonisti della serata: hamburger fatti in casa o un delizioso panino hot dog fatto con wurstel bio. Se invece preferisci offrire ai tuoi ospiti qualcosa di più di un panino puoi anche preparare sfiziose carni alla griglia, Caesar Salad, pomodori verdi fritti (sì, proprio quelli del film) e pollo fritto come se piovesse.
Tutto accompagnato da patatine fritte, pannocchie alla brace e tanta coca cola.
E per finire l’immancabile dolce: milk-shake, torta di mele, cheesecake, brownies sono solo alcune delle proposte che faranno gridare ai tuoi amici “Gimme more!

A cena da Carlo Magno

Seguici in un viaggio nel tempo destinazione Medioevo e scopri come organizzare una cena a tema.

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Informazioni comparative:

50% di grassi in meno rispetto alla media del mercato cotolette classiche (Fonte: Nielsen, anno terminante Settembre 2023). La media dei grassi è calcolata sulla somma dei prodotti che rappresentano il 70% delle vendite a valore del mercato cotolette panate cotte (Fonte Nielsen, AT Settembre 2023, Perimetro: Iper + Super + Libero Servizio). Il valore di riferimento della media del mercato è stato ottenuto considerando tutti i prodotti appartenenti al segmento delle cotolette panate cotte, rappresentato dai seguenti marchi:

  • AIA [cotolette classiche (2), viennese, sottilissime (2), milanese, bigger, filetti];
  • AMADORI [cotolette classiche (3), gran burger, cotoletta sottile, gran filetto qualità 10+, cotoletta croccante];
  • FILENI [cotolette classiche, suprema];
  • MARTINI [cotolette classiche (2)];
  • DEL CAMPO [cotolette classiche].

Siamo attenti ai dettagli.

A Cingoli e Castelplanio, nelle Marche, si trovano gli impianti Fileni – certificati IFS, UNI EN ISO 9001:2015 e UNI EN ISO 14001:2015 – in cui avviene la trasformazione dei prodotti.
Ogni giorno, nel rispetto degli standard di legge, strutture e macchinari vengono ispezionati e sanificati perché siano sempre efficienti. Inoltre, la trasformazione dei prodotti della filiera biologica avviene in giorni e orari rigidamente stabiliti per evitare qualsiasi tipo di contaminazione.

Ci impegniamo per assicurarti il massimo.

Puoi fidarti della qualità dei nostri prodotti biologici perché li controlliamo scrupolosamente prima che lascino l’azienda. Monitoriamo e testiamo tutti gli step della filiera biologica. Controlliamo persino che nel terreno su cui coltiviamo i nostri mangimi non ci siano tracce di pesticidi, né di altre sostanze non ammesse. Lo facciamo per assicurarti la qualità migliore e perché è quello in cui crediamo.

Crescere nel verde.

Gli allevamenti biologici Fileni sono immersi nel verde. Per evitare che spezzino bruscamente il paesaggio naturale che hanno intorno, abbiamo circondato i capannoni di piante e alberi, tra i quali gli animali sono liberi di razzolare, scegliendo quando vivere all’aperto e quando ripararsi dal sole o dalle intemperie all’interno delle strutture.

Queste ultime sono dotate della tecnologia più all’avanguardia, così da abbattere polveri e odori senza intaccare la quotidianità della popolazione vicina. In molti casi, grazie all’utilizzo di pannelli fotovoltaici, riescono anche a produrre energia elettrica in maniera pulita ed efficiente.

Dal campo alla mangiatoia. 

Grano, mais, soia, favino e pisello proteico sono le materie prime che compongono i mangimi biologici che vengono prodotti nel nostro mangimificio di Jesi, in provincia di Ancona. Un mix di legumi e cereali, coltivati biologicamente, che sono alla base di un’alimentazione sana e bilanciata per tutti i polli e i tacchini della nostra filiera biologica.

Ma il nostro impegno in agricoltura va oltre, nella convinzione che ogni azione virtuosa ritorni. Ecco perché partecipiamo in via sperimentale – come co-fondatori – al progetto ARCA (Agricoltura per la Rigenerazione Controllata dell’Ambiente), ideato da Bruno Garbini con Giovanni Fileni ed Enrico Loccioni, che si preoccupa di mettere in atto tecniche di agricoltura rigenerativa per preservare il terreno coltivato, mantenendone la fertilità e proteggendolo dal dissesto idrogeologico.

Il primo passo nel mondo Fileni.

Perché l’embrione si sviluppi nel modo corretto, ci assicuriamo di coccolare le uova appena deposte. Le teniamo al caldo, in incubatoio, per 21 giorni di cui 3 in camera di schiusa, monitorando costantemente temperatura e umidità.

Ci pensa Madre Natura.

“Chi ben comincia è a metà dell’opera”, recita un famoso detto. Il primo passo, comune a tutte le filiere, è di fondamentale importanza. Lasciamo che sia la natura a guidare l’istinto degli animali. Non forziamo nulla, ci occupiamo soltanto di offrirgli l’ambiente ideale per la riproduzione, mantenendo livelli di temperatura, umidità e igiene sempre costanti.

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Liberi di pascolare.

I nostri bovini e suini nascono e vengono allevati biologicamente in Italia. Crescono liberi, seguendo il loro bioritmo naturale e un’alimentazione biologica con mangimi selezionati e formulati per offrire loro una dieta bilanciata, libera da OGM e sostanze chimiche non ammesse. 

Rigeneriamo la terra.

Ogni azione virtuosa ritorna. È il principio alla base della nostra visione circolare dell’intera filiera.

È per questo che partecipiamo al progetto ARCA (Agricoltura per la Rigenerazione Controllata dell’Ambiente), ideato da Bruno Garbini con Giovanni Fileni ed Enrico Loccioni, che si preoccupa di mettere in atto tecniche di agricoltura rigenerativa che consentono di preservare il terreno coltivato, mantenendone la fertilità e proteggendolo dal dissesto idrogeologico.
Operiamo ogni giorno per costruire filiere di eccellenza, diffondere buone pratiche sulla concimazione organica, la conservazione della biodiversità e per garantire al consumatore un prodotto sano e sostenibile. 

Impianti di trasformazione.

Gli impianti dedicati alla trasformazione dei prodotti avicoli, situati a Cingoli e Castelplanio (nelle Marche) e certificati IFS, UNI EN ISO 9001:2015 e UNI EN ISO 14001:2015, vengono ispezionati giornalmente secondo un piano di controllo per il rispetto degli standard previsti dalla legge.

Attrezzature e macchinari subiscono un frequente processo di pulizia e sanificazione per garantirne sempre la massima efficienza.

Fidati del nostro impegno. 

Nessun prodotto della filiera avicola convenzionale lascia l’azienda se non siamo assolutamente certi della sua qualità!

Tale sicurezza ce la danno i controlli in laboratorio che ciclicamente eseguiamo su tutti gli step di questa filiera: dal terreno, al mangime finito, fino al livello di nutrienti che i nostri prodotti apportano nella tua alimentazione.

La qualità che esigiamo richiede tantissima precisione che stimoli la creazione di standard elevati, spingendo l’intero settore a migliorarsi sempre, per un benessere condiviso.

Fuori dal guscio.

Una volta deposte, le uova vengono tenute in incubatoio per 21 giorni, di cui 3 in camera di schiusa. Anche in questa fase l’equilibrio tra igiene, temperatura e umidità è fondamentale perché l’embrione si sviluppi in modo corretto.

La tecnologia per crescere meglio.

Gli allevamenti convenzionali Fileni sono dislocati principalmente tra Centro Italia, Marche, Veneto, Emilia-Romagna e Puglia.

I polli vengono allevati a terra, in strutture modernissime, dotate di sistemi di abbattimento di odori e polveri, così che non arrechino fastidio alla popolazione vicina. Molti dei nostri allevamenti di proprietà, inoltre, sono provvisti di pannelli fotovoltaici per la produzione di energia elettrica.

Di pappa buona. 

Nutrire bene gli animali della nostra filiera convenzionale è la cosa più importante che possiamo fare per la loro salute e la tua.

Ci assicuriamo che seguano una dieta corretta e bilanciata, fatta di cereali, legumi, minerali e altri nutrienti. Per farlo, collaboriamo con veterinari che ne stabiliscono la varietà e le proporzioni e li produciamo direttamente nei nostri mangimifici, per essere certi che abbiano solo il meglio.

Questione d’istinto.

Senza il settore dei riproduttori la nostra filiera convenzionale non potrebbe esistere. Qui gli animali possono riprodursi seguendo il loro istinto naturale. Perciò dedichiamo la massima attenzione a questi ambienti, mantenendo livelli di temperatura, umidità e igiene sempre costanti. 

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